Rassegna Stampa

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Sardu in Campu, Cagliari diventa capofila in nome del bilinguismo

Fonte: web Castedduonline.it
5 maggio 2014

Sardu in Campu, Cagliari diventa capofila in nome del bilinguismo


Al progetto partecipano anche Monserrato, Quartucciu, Sestu, Selargius, Sinnai e Villasimius


Autore: Federica Lai il 02/05/2014 20:39

 

 

 

Cagliari capofila del progetto “Sardu in Campu”, finanziato con fondi stanziati dal Governo per il 2014 per la tutela delle monoranze linguistiche storiche. L’obiettivo è quello di portare il sardo nella quotidianità delle persone come lingua d’uso normale, e promuovere il bilinguismo a livello intercomunale. Al progetto partecipano anche altri sei Comuni dell’hinterland: Monserrato, Quartucciu, Sestu, Selargius, Sinnai, e Villasimius. Nel documento approvato nei giorni scorsi dalla Giunta Zedda viene delineato il progetto che sarà strutturato in tre parti: uno sportello linguistico, per cui viene richiesto un finanziamento di 32.240 euro, una formazione linguistica, 47.100 euro, e un’attività culturale di promozione linguistica, 32.720 euro.

Il progetto. Lo sportello linguistico non sarà una struttura stabilmente operativa in ogni singolo Comune: lo sportello, secondo una rotazione settimanale regolata da un calendario, garantirà l'erogazione di servizi istituzionali nei diversi comuni in giorni della settimana diversi e secondo orari prestabiliti. Ci sarà, infatti, un SarduBus, un camper con una livrea caratteristica che fungerà da base mobile d'appoggio per le attività che lo sportello metterà in essere direttamente negli spazi pubblici in occasione di eventi e manifestazioni di particolare richiamo. Gli operatori saranno selezionati in parte attingendo al personale comunale attraverso una richiesta di disponibilità e in parte attraverso una procedura ad evidenza pubblica rivolta a figure esterne all'amministrazione. Nel corso della selezione saranno valutate, tra le altre, le competenze relative alla conoscenza del sardo parlato e scritto, alla esperienza di contatto diretto con il pubblico, alla esperienza nella organizzazione di eventi e manifestazioni e nella definizione di progetti, alla pratica nell'uso dei social network.

Il corso di formazione ha come obiettivo l’acquisizione di competenze nell’uso scritto e orale della lingua sarda, attraverso le nuove e più aggiornate tecniche di educazione linguistica finalizzate allo sviluppo di competenze ricettive e produttive. A tal fine, il corso sarà strutturato nella modalità blended learning che prevede, attraverso la costituzione di contesti formativi misti, lezioni frontali e lezioni mediate dal computer (e-learning) e dai dispositivi mobili (mobilelearning). Il corso si strutturerà in due parti. La prima dal titolo “La lingua sarda” si articolerà in 5 moduli: Fonetica, Sintassi, Semantica, Grafia e Ortografia, Variazione. La seconda parte dal titolo “Deu? Chistionu!” sarà dedicata interamente alla comunicazione e quindi all’uso del linguaggio nella pratica quotidiana.

Il progetto di promozione linguistica, invece, rientra nel più ampio progetto di candidatura di Cagliari e dei territori del Sud dell’Isola come capitale europea della cultura per il 2019. Uno dei pilastri della candidatura è rappresentato dal Patrimonio Immateriale inteso in senso europeo, come quel bagaglio di pratiche, conoscenze, saperi, espressioni e convinzioni nelle quali le comunità si riconoscono e sulla cui base (auto)progettano la propria vita. Gli obiettivi sono tre: il coinvolgimento delle nuove generazioni all’interno di un processo che stimoli la creatività, l’affermazione di un senso alto di cittadinanza culturale legato anche alla valorizzazione delle lingue minoritarie. E l’utilizzo del sardo nelle forme e nei generi artistico -culturali della contemporaneità: sessioni di poetry slam (poesia estemporanea) in sardo, concorsi dedicati ai giovani per la produzione di video, musica in lingua sarda.