Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sant'Efisio torna a casa

Fonte: L'Unione Sarda
5 maggio 2014


Migliaia di persone alla processione verso la chiesetta di Stampace

 

Il rientro del simulacro in città tra due ali di folla



 

Due signore hanno deciso di sedersi ben prima di viale La Plaia. Stanno nell'imbocco che porta in via San Paolo. «Qua si vede tutto molto meglio, e poi più avanti c'è troppa gente, non ci potremmo gustare l'evento al meglio». In effetti già dalle sette di sera di ieri la folla che aspettava, fino da viale La Plaia, il rientro di Sant'Efisio, era davvero immensa. Alla fine il voto è stato sciolto a tarda serata, ovviamente prima della mezzanotte, come di consueto, nella chiesetta di Stampace, chiudendo così la 358ª edizione della festa di Sant'Efisio.
LA PARTECIPAZIONE Il tempo, che nel pomeriggio non prometteva nulla di buono per le ore successive, non ha certo fermato il rito. Così come i cagliaritani non si sono lasciati impressionare, e hanno affollato le strade della città per assistere al rientro del simulacro di Sant'Efisio nel capoluogo.
Tantissimi anche i turisti che dunque hanno partecipato insieme alle decine di gruppi provenienti soprattutto dalla provincia di Cagliari, alle 1.500 persone della processione con i 70 miliziani e i 100 cavalieri. Nel corteo tante comunità presenti per rendere onore al martire: da Quartu Sant'Elena a Quartucciu, da Settimo San Pietro a Collinas, fino a Serbariu, Sinnai e San Nicolò Gerrei.
IL PELLEGRINAGGIO Una processione alla fine della quale è stato sciolto il voto, dopo quattro giorni di pellegrinaggio fino al luogo del martirio, a Nora. Un percorso che ha riguardato alcune vie del centro storico: da viale La Plaia (dove il Santo è arrivato quando già era calato il buio) il corteo si è snodato in via Sassari, piazza Matteotti, via Roma, largo Carlo Felice, via Crispi, di nuovo via Sassari, corso Vittorio Emanuele, piazza Yenne, via Azuni, e infine via Sant'Efisio, dove il Santo ha fatto rientro nella chiesetta di Stampace. Lungo tutto il percorso, tra l'altro, alcuni cori, con i loro canti tradizionali, hanno scandito il passaggio dei gruppi e atteso l'arrivo del simulacro tanto caro ai cagliaritani.
A precedere il Santo, invece, il gruppo degli scalzi di Giorgino, che una volta arrivata la notte, con le loro candele hanno illuminato (insieme a tutti gli altri) il percorso buio che dal borgo dei pescatori porta in città. Per il passaggio del Santo la piazzetta antistante la chiesa è stata lasciata libera, per motivi di ordine pubblico e non causare danni al cocchio. L'area è stata poi aperta al pubblico subito dopo l'entrata del simulacro nella chiesetta di Stampace.
Sant'Efisio adesso punta a un riconoscimento internazionale: Cagliari ha infatti inviato formalmente il dossier per l'iscrizione della festa che ricorda lo scioglimento del voto al santo, nella lista degli eventi che rientrano nel patrimonio immateriale dell'umanità dell'Unesco.
I DIVIETI Qualche disagio per il traffico, ma nulla di particolarmente rilevante, a causa dei divieti imposti per permettere lo svoglimento della manifestazione senza alcun tipo di intralcio.
In via San Paolo, anche in quest'occasione, non è mancata la presenza dei parcheggiatori abusivi. Sotto il ponte che porta in viale La Plaia era presente un ragazzo che chiedeva un'“offerta” ai fedeli che lasciavano in sosta la loro auto in quella zona. Ma anche nell'area che di solito viene utilizzata per il circo, all'ingresso, c'erano due persone che davano l'idea di essere là per approfittare della situazione.
Automobilisti ovviamente infastiditi.
Piercarlo Cicero