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Torna 'monumenti aperti': 600 luoghi da visitare in 46 Comuni

Fonte: web SardegnaOggi.it
17 aprile 2014

Torna 'monumenti aperti':  600 luoghi da visitare in 46 Comuni

Dal 3 maggio al 1 giugno seicento monumenti da visitare, 46 comuni coinvolti e diecimila volontari: ecco i numeri della diciottesima edizione 2014 di Monumenti Aperti, che quest'anno potrebbe superare le 300 mila visite.

CAGLIARI - Musei, siti archeologici e culturali aperti gratuitamente al pubblico. E' la scommessa vinta dalla manifestazione Monumenti Aperti, che da ormai diciotto anni dà la possibilità a studenti, turisti e appassionati di poter visitare in modo gratuito siti di importanza storico culturale. Un'idea di successo che addirittura quest'anno sbarca oltre Tirreno: si farà anche in Piemonte, precisamente nel paese di Santo Stefano Belbo, in provincia di Cuneo.

Edizione 2014. Sono 46 i comuni sardi che partecipano quest'anno all'evento, più di diecimila volontari, circa seicento i monumenti da visitare. Coinvolti oltre il 60% degli studenti che dovranno cimentarsi nel mestiere di guida turistica e spiegare i monumenti del proprio territorio. 250 mila le visite dell'anno passato, che quest'anno dovrebbero crescere ed arrivare almeno a 300mila.

"L'aver coinvolto le scuole e gli studenti è il valore aggiunto della manifestazione" ha affermato Fabrizio Frongia, presidente dell’Associazione Culturale Imago Mundi Onlus, che coordina l’iniziativa. "Gli studenti dovranno imparare a conoscere i propri monumenti e raccontarli ai visitatori". Un elemento fondamentale per Francesco Morandi, assessore regionale al Turismo: "questo farà aumentare nelle nuove generazioni l'appartenenza territoriale, l'orgoglio per la nostra terra". E Claudia Firino, assessore regionale ai Beni Culturali aggiunge: "Monumenti Aperti è la sinergia tra istituzioni, enti del terzo settore e scuole. Non solo, è un messaggio importante per i ragazzi, che attraverso questa esperienza sapranno apprezzare e successivamente custodire il grandissimo patrimonio culturale sardo".

Mauro Loddo