Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'Alternos a messa con i confratelli

Fonte: L'Unione Sarda
10 aprile 2014

VERSO LA 358 SAGRA DI S. EFISIO

 

Dopo la nomina ha atteso la prima messa. Giovanni Dore, Alternos a sorpresa dopo una telefonata del sindaco Massimo Zedda, di Sant’Efisio e della sagra che lo venera il 1° Maggio di ogni anno per sciogliere il voto fatto dai cagliaritani al martire per la liberazione dalla peste del 1656 sa già tutto, ma il particolare lo ignorava: ogni lunedì i fedeli di Stampace si ritrovano nella chiesetta del quartiere per assistere con la massima devozione alla messa in onore dell’antico condottiero di Diocleziano, vissuto a lungo a Carales e decapitato a Nora. «La mia sorpresa è stata grande». Il sacerdote celebrava una messa cantata. «Era sera ma il tempio era gremito come per la messa di mezzogiorno». Ad accompagnare Dore e a fargli da guida, l’Alternos uscente Filippo Petrucci. I cori struggenti intonati dai confratelli hanno trasformato la chiesa in un teatro mistico e reso la serata speciale. I due consiglieri comunali sono stati ricevuti dal presidente dell’Arciconfraternita di Sant’Efisio, Mario Maffa, e da quel momento per l’Alternos è cominciato l’avvicinamento all’appuntamento del 1° Maggio. «Quel giorno », secondo la tradizione, «sarò Alternos ». Vestito in frac e scortato da due mezzieri in livrea del Seicento, Dore porterà al collo il Toson d’oro, onorificenza militare data al Comune di Cagliari dall’allora re di Spagna Carlo II nel 1679. Ma se l’Arciconfraternita non smette mai durante l’anno di onorare il santo, per l’Alternos chiamato a rappresentare la città e il sindaco nei quattro giorni della festa sono cominciate proprio ieri le lezioni per presentarsi in piena efficienza il 1° Maggio. «Ho cominciato le lezioni all’ippodromo: presto sarò in grado di stare sopra un cavallo». Il costo delle lezioni? «Spese a carico del Comune». Pietro Picciau RIPRODUZIONE RISERVATA