Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Domani 4 ore di sciopero

Fonte: L'Unione Sarda
10 aprile 2014

VERTENZA. Mezzi fermi dalle 10 alle 14. Mediazione del sindaco Zedda

 

 A meno di un clamoroso dietrofront dell’ultimo minuto domani i dipendenti Ctm iscritti all’Organizzazione Sindacale Autonoma attueranno lo sciopero di quattro ore annunciato nei giorni scorsi. All’origine della vertenza c’è il mancato riconoscimento dell’Or.S.A. come interlocutore sindacale nonostante quest’ultima «non soltanto sia la seconda rappresentanza per numero di iscritti fra i lavoratori del Ctm», spiega il rappresentante della sigla tra i dipendenti, Carlo Atzori, «ma partecipi ormai stabilmente ai tavoli di trattativa nazionale ». Dalle 10 alle 14 di domani gli autisti incroceranno così le braccia contro la decisione del direttore del consorzio cagliaritano Ezio Castagna di rifiutare il dialogo. «È diventata una guerra personale», continua il sindacalista. «Nei confronti dei nostri colleghi privati dei loro sacrosanti diritti». È una vertenza che si tradurrà anche in disagi e sacrifici per i cagliaritani. E proprio sulle ripercussioni pubbliche si è acceso un dibattito in Consiglio comunale. Due interrogazioni urgenti sono state presentate ieri in Aula: sia il capogruppo del Pdl Giuseppe Farris che Marco Murgia del Pd hanno chiesto al sindaco Massimo Zedda, nelle vesti di azionista di maggioranza del Ctm (il Comune possiede una quota pari al 67,5% del capitale azionario), di sbloccare lo stallo. «Le relazioni sindacali dovrebbero rimanere all’interno di una normale dialettica», ha detto Murgia. «Siamo preoccupati per una tensione che invece è andata oltre e ricadrà sui servizi alla collettività». Farris ha voluto evidenziare le anomalie al centro di questa vertenza: «Tra lavoratori e azienda non si sta discutendo di comuni disaccordi contrattuali, ma sul pieno riconoscimento di diritti basilari del lavoro. Il Ctm ha sottoscritto gli accordi nazionali insieme alle associazioni datoriali e deve rispettarli». Lo stesso Zedda non ha nascosto le perplessità sull’oggetto del contendere: «Come amministratori siamo sempre rimasti distanti dalle dinamiche sindacali, ma in questo caso è in discussione un prerequisito fondamentale per una sana dialettica tra le parti. Sarà per questo mia premura contattare i vertici dell’azienda per capire le motivazioni alla base del disconoscimento dell’OR.S.A.». Atzori: «L’interessamento del sindaco è un passo importante ma è il direttore Castagna l’unico che può concretamente far rientrare l’agitazione. I cittadini non saranno gli unici a essere danneggiati. I lavoratori perdono cento euro in busta paga per ogni giorno di sciopero». Il tempo intanto stringe, scongiurare la protesta di domani sarà ancora possibile, anche se forse non basterà una telefonata del sindaco a far retrocedere le posizioni arroccate del direttore Castagna. Luca Mascia RIPRODUZIONE RISERVATA