Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Questo è il Sant'Elia del futuro

Fonte: L'Unione Sarda
10 aprile 2014


CALCIO E AFFARI. Avrà 25, 30 mila posti e costerà 85 milioni. Il progetto piace al Comune

 

Gli investitori al sindaco Zedda: «Siamo pronti a cominciare»

Il modello di riferimento dichiarato è quello «dell'Allianz Arena», casa dei campioni d'Europa del Bayern Monaco, la capienza sarà di «25-30 mila posti», l'investimento da «85 milioni di euro» solo per lo stadio. Insomma: si vola alto, molto alto, e lo si capisce anche dal fatto che per il nuovo Sant'Elia, il fondo d'investimento americano - ancora senza nome - ha pensato a un impianto ecosostenibile, completamente autosufficiente dal punto di vista energetico. L'esterno, dalla copertura delle tribune fino alle pareti laterali, sarà ricoperto da vetri fotovoltaici trasparenti. L'effetto generale sarà quello di una struttura-nuvola in cui domineranno l'acciaio e il cristallo. Il cemento armato sarà un ricordo. Del vecchio stadio rimarranno solo i micropali che affondano nel terreno - una volta paludoso - di Sant'Elia.
Luca Silvestrone, consulente romagnolo che rappresenta il fondo Usa, ha illustrato il «progetto di fattibilità» al sindaco Massimo Zedda e a una buona fetta della Giunta comunale. Le novità sono molte. Lo stadio descritto ieri durante un'improvvisata conferenza stampa in Municipio, ha al suo interno negozi, alberghi, ristoranti e forse - addirittura - una piscina olimpionica. Il campo non ospiterà solo calcio, ma anche rugby e all'occorrenza sarà pure arena per concerti e grandi spettacoli. L'energia arriverà dalla copertura fotovoltaica e dalle mini pale eoliche «di design». Ancora: all'esterno ci saranno dei laghetti, per la fitodepurazione dell'acqua piovana, da cui si ricaverà altra elettricità. Gran finale: grazie ai «pavimenti piezoelettrici» si ricaverà energia dal calpestio dei tifosi. Per realizzare tutto questo, lo stadio sarà raso al suolo, ma una parte del cemento armato sarà riciclato in altre costruzioni.
NIENTE PISTA Nel secondo incontro con il sindaco, Silvestrone si è fatto accompagnare da Davide D'Arace, coordinatore del gruppo di progettisti che ha ridisegnato il Sant'Elia. «Il Comune ora analizzerà nel dettaglio il piano con l'esame da parte dei diversi assessorati», ha spiegato Zedda. «Ad esempio dovranno essere valutare le altezze, i parcheggi e tante altre questioni tecniche. Ci siamo dati appuntamento a giugno per iniziare un cammino che possa portare entro il 2015 all'avvio dei lavori ed entro il 2017 alla conclusione delle opere». Ci sarà bisogno anche di una discussione in Consiglio comunale perché il progetto “americano” non prevede la pista d'atletica, che invece un ordine del giorno dell'Aula di via Roma chiede di conservare nello stadio del futuro. «Se ci sono investimenti di questo tipo, si può decidere di potenziare l'impianto del Coni per l'atletica», ha detto il sindaco.
Ma con il cantiere aperto dove giocherà il Cagliari? «Stiamo valutando diverse soluzioni - ha spiegato Silvestrone - dalla ricerca di un'altra sede provvisoria alla possibilità di continuare a disputare le partite con i lavori in corso». In quest'ultimo caso, però, i costi lieviterebbero. Per il Comune, se un'unica società fosse proprietaria del club e proponesse la riqualificazione dello stadio, il percorso sarebbe più breve: «Si potrebbe dare corso - ha detto Zedda - a un affidamento diretto. Abbiamo ricevuto altre proposte, ma questa sembra la più avanzata e la più innovativa». Se tutto dovesse andare in porto, l'operazione porterebbe «400-500 posti di lavoro più l'indotto», ha ipotizzato Silvestrone, che ha aggiunto: «Il management per la realizzazione dello stadio e la gestione del club sarà italiano».
Rimane ancora coperta la carta più importante della partita: chi c'è veramente dietro il manager di Ravenna? I soldi, giura, ci sono e sono già versati in un fondo d'investimento che ha scelto l'Europa e in particolare la Sardegna per fare affari. Un sogno? Il mistero svanirà presto: «Soltanto una questione di giorni: poi tutto sarà chiaro».
Michele Ruffi


Farris (FI):
vigileremo
Silvestrone:
si informi

Aveva sostenuto che dietro il gruppo americano ci fosse Massimo Cellino. Svelando il nome, dopo uno sguardo agli atti, dell'intermediario - Silvestrone - a colloquio con Massimo Zedda. Ora Giuseppe Farris, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, sottolinea le perplessità sull'operazione e preannuncia: «Vigileremo sulla città». Farris dice: «Cos'hanno in comune la commercializzazione di miracolose caramelle capaci di contrastare le flora batterica e la costruzione di stadi di Serie A? Luca Silvestrone, l'imprenditore che per conto di un ancora anonimo gruppo americano tratta con il Comune per la realizzazione del nuovo Sant'Elia, è il punto di contatto». Secondo Farris Silvestrone avrebbe dovuto portare a termine a Sulmona la costruzione del nuovo impianto per la squadra della città. Progetto accompagnato - anche allora - da annunci che coinvolgevano gli americani, tutto risoltosi poi in un nulla di fatto. Farris critica il sindaco: «Desta stupore la modalità d'azione di Zedda: strenuo promotore del concorso di idee, ora penserebbe all'affidamento diretto a un privato». Ma - conclude - «dove giocherà il Cagliari la prossima stagione e le successive? Un progetto serio dovrebbe contemplare in sé la risposta. Di questo non c'è traccia».
Pronta la replica di Silvestrone: «Farris dovrebbe informarsi meglio, si parla di un progetto che potrebbe dare lavoro a 4, anche 500 persone. E se il sindaco si espone come ha fatto vuol dire che ha in mano un progetto concreto. Spero che questa polemica si chiuda qui»