Rassegna Stampa

web Castedduonline.it

Settemila immigrati a Cagliari: "Dateci spazi per cricket e baseball"

Fonte: web Castedduonline.it
31 marzo 2014

 L'incontro di oggi tra gli stranieri e il sindaco Zedda: "Perchè non ci siamo nelle graduatorie delle case? Non siamo tutti ambulanti o parcheggiatori abusivi"

 

Autore: Federica Lai il 29/03/2014 14:32 <a

 

Immigrati, a Cagliari sono circa 7 mila, soprattutto filippini. Tra i problemi con cui quotidianamente gli stranieri residenti in città si scontrano ci sono i permessi di soggiorno, la mancanza di spazi per la pratica di sport come baseball e cricket, di un posto per pregare, e la loro assenza nelle graduatorie per l’assegnazione di case popolari. Oggi un incontro a Palazzo Bacaredda della consulta comunale, presieduta dalla cinese Lina Zahn, insieme al sindaco Massimo Zedda e l’assessore alle Politiche sociali, Luigi Minerba, e associazioni di volontari. “Le problematiche relative all’immigrazione sono molte – ha spiegato Zedda – Noi facciamo il possibile con le risorse a nostra disposizione, ma serve l’intervento dello Stato e dell’Europa”. Le richieste degli immigrati di Cagliari. Secondo Abdou Ndiaye, della comunità senegalese, il problema principale riguarda il tema casa. “Se guardiamo le graduatorie – ha sottolineato - vediamo che gli immigrati non ci sono". C’è poi chi ha voluto sottolineare il fatto che non tutti gli stranieri presenti in città sono parcheggiatori o ambulanti abusivi. "Chiediamo- ha detto Ahmadou Gadiaga, sempre della comunità senegalese - che possano essere valorizzate le capacità dei ragazzi che arrivano in Sardegna. I nostri connazionali non sanno fare solo ambulanti e parcheggiatori, ma imparando o modernizzando il loro mestiere sono disponibili a tornare nel paese di origine". E poi c'è chi vorrebbe lavorare in Sardegna, magari nel settore dell'agricoltura costituendo cooperative per lavorare i terreni incolti. Un altro tema molto sentito è quello della religione. “Abbiamo bisogno di un posto per pregare - ha spiegato Gadiaga- Non possiamo stare all'aperto il venerdì in pieno inverno".Presenti all'incontro anche i rappresentanti di diverse associazioni locali, che chiedono soprattutto la possibilità di un aiuto da parte delle istituzioni per le iniziative in corso. Allarmante anche la dispersione scolastica: molti ragazzi abbandonano gli studi, in particolare nelle scuole medie, soprattutto a causa dei problemi linguistici.