Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Via le auto dalla strada e il “mostro” del Marino»

Fonte: L'Unione Sarda
24 marzo 2014


La spiaggia è già super affollata eppure scarseggiano i servizi igienici

 



Il primo sabato di primavera al Poetto è uno spettacolo della natura. I profumi e i colori sulla spiaggia a due passi dal centro cittadino sono inebrianti. Il mare è una tavola celeste che la nebbia sfuma sino all'infinito. Insomma, un paradiso terrestre che i cagliaritani hanno preso d'assalto di corsa, su roller, biciclette, pattini e skate. La zona recintata per lavori all'altezza dell'ippodromo di fatto ha chiuso la corsia in direzione di Marina Piccola riducendo sensibilmente il traffico automobilistico e lo smog.
LAVORI IN CORSO La foschia mattutina può solo rallentare l'assalto alla Spiaggia dei centomila . Dalle 10,30, a partire dalla Prima fermata all'ex Ospedale marino, centinaia di persone cercano di catturare ogni raggio di sole disponibile. C'è chi passeggia sulla battigia che il mare si sta lentamente riprendendo dopo la scelta infausta del ripascimento, chi improvvisa estenuanti match di beach volley e beach tennis, e chi tenta di cavalcare le ondine sulla tavola da surf. Se la natura fa il suo dovere, qualcosa da dire rimane sull'operato dell'uomo. «La spiaggia sembra pulita, anche se la sabbia è troppo scura», afferma Martina Asole, 26 anni, di Carbonia, avvocato in uno studio cagliaritano. «La giornata è ottimale per una passeggiata in riva al mare, bellissimo. Ma il Poetto non meriterebbe quel mostro», dice indicando il rudere dell'ex Ospedale marino. L'edificio in stile futurista realizzato da Ubaldo Badas presto dovrebbe conoscere destino migliore con la trasformazione in beauty farm e centro di recupero. Timbri e autorizzazioni sembrano a posto, nonostante ciò quell'ammasso di cemento e ferri arrugginiti continua a sfregiare la spiaggia. La società fiorentina che si è aggiudicata la concessione per mezzo secolo di quella che un tempo era la Colonia Dux ha trovato un nuovo intoppo: alcuni senzatetto occupano due locali dell'edificio che ospitava il pronto soccorso. Sulla battigia, inebriati dall'aria allo iodio, Roberto Schirra, 30 anni, di Assemini, con due amici controlla le canne per il surf casting piantate sulla riva. «Ci siamo dalle 7,30, in tre ore non abbiamo pescato neanche un'orata», racconta mentre infilza un granchio nell'amo. «La spiaggia è pulita ma non c'è dubbio che andrebbe curata di più».
VIA LE AUTO Nella striscia d'asfalto tra Marina Piccola e l'ex Marino pedoni, ciclisti e corridori devono fare lo slalom tra le lamiere. «Dovrebbero vietare il passaggio delle auto», afferma Carla Arru, impegnata in una camminata col marito. «Sarebbe sufficiente solo la corsia riservata ai mezzi pubblici e di emergenza. Il Poetto sta riprendendo vita, anche se con passo incerto. Servono interventi decisi».
BISOGNI VIETATI Dal bancone della Dolce vita Barbara, 33 anni, ha un osservatorio privilegiato sulla spiaggia. «Per fortuna gli affari non vanno male. Il cagliaritano appena vede il sole si precipita al Poetto». Tutto va bene sino a quando non c'è bisogno di un bagno. Se la ritirata non può attendere non resta che chiedere la chiave ai gestori dei baretti o precipitarsi in uno degli stabilimenti balneari, dove tutto è quasi pronto per la nuova stagione balneare. «I servizi igienici sono la vera spina nel fianco, ma non l'unica. Tanti turisti, e molti cagliaritani, si lamentano del fatto che manca un punto dove affittare le biciclette».
IL COMUNE Dal palazzo municipale di via Roma fanno sapere che i servizi igienici aperti sono quattro (compreso quello di Marina Piccola) su dieci. Una riduzione per risparmiare sui costi di gestione. Con l'inizio della stagione balneare tutti saranno a disposizione dei bagnanti. Una situazione di disagio che si risolverà quando i gestori dei chioschi, una volta che le strutture verranno spostate di alcuni metri verso l'interno secondo le nuove direttive, dovranno curarne l'apertura e il corretto funzionamento tutto l'anno.
Andrea Artizzu


Sarà potenziato il servizio di noleggio

Lungomare in bici

Niente auto sul lungomare, dalla Prima fermata all'ex Ospedale marino. Se neparlerà domani nella Commissione comunale trasporti. Una scelta quasi obbligata, non solo per i lavori in corso ma soprattutto per le richieste di migliaia di persone che a piedi, su pattini e in bicicletta cercano il relax al Poetto.
A proposito di biciclette, molti si sono lamentati per la mancanza di mezzi da noleggiare. «Abbiamo potenziato il servizio di bike sharing portando le quattro stazioni da quattro (piazza Giovanni XXIII, Marina Piccola, via Sonnino e piazza Repubblica) a dieci (piazza Matteotti, parco Terramaini, largo Gennari, via Cadello, Porta Cristina e piazza Cimitero)», spiega l'assessore ai Trasporti Mauro Coni. «Le biciclette da 35 sono diventate 105, circa 40 con la pedala assistita».
Oltre che sul posto, si potranno noleggiare sul sito www.bicincitta.com . A disposizione anche il numero verde 800.456.300. (a. a.)