Rassegna Stampa

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Mont’e Prama, a quarant'anni dalla scoperta il ritorno dei 'Giganti'

Fonte: web SardegnaOggi.it
21 marzo 2014

Spettacolo e Cultura  
    
Sarà inaugurata questo sabato a Cagliari alle 10.30 e a Cabras alle 17.00 la mostra “Mont’e Prama 1974/2014” dedicata ai “Giganti”, le sculture scoperte ben 40 anni fa e ora finalmente esposte al pubblico. Il sovrintendente Marco Minoja: “L’intento è quello di far conoscere la nostra storia al maggior numero di persone”. Sarà disponibile anche una ricostruzione in 3D.

CAGLIARI - Sono passati 40 anni da quando il primo di quelli che vengono chiamati 'giganti' veniva portato alla luce, in modo quasi casuale, da un contadino: in breve tempo ne vennero fuori 30, fra pugilatori, arcieri e modelli di nuraghe. Poi per loro anni di attesa, fino al momento del restauro. Ora ai Giganti di Monte Prama viene dedicata una doppia mostra a Cagliari e a Cabras, a una settimana dall’apertura de “L’Isola delle Torri”. Sembra che questo sia un grande momento per la civiltà nuragica.

“Siamo entusiasti per il successo che abbiamo avuto finora”  commenta il soprintendente ai beni archeologici per la Sardegna Marco Minoja. “Questo progetto è il risultato di sei anni di lavoro e milioni di euro investiti” aggiunge Maria Assunta Lorrai, direttrice Regionale del ministero per i Beni Culturali in Sardegna. Tutto era cominciato nel 2005 con l’inizio dei restauri delle sculture a Li Punti: “Anche il pubblico poteva assistere perché man mano che proseguiva il restauro venivano esposte – racconta Lorrai – e non vi dico le file che si creavano ogni giorno”. Ma non era il posto adatto, così è venuto il passo successivo: “Nel 2011 abbiamo firmato il protocollo d’intesa tra Comuni e Regione per creare un vero sistema museale – spiega Minoja – lo scopo è creare un museo definitivo a Cabras che possa ospitare degnamente la maggior parte dei giganti”. Ma non solo: “Abbiamo investito 350.000 euro per la comunicazione e la promozione – spiega Antonio Mauro Conti, dell’Assessorato Regionale alla Cultura – lo scopo è portare i giganti all’Expo di Milano”. A fare da ciceroni il giorno dell’inaugurazione saranno gli studenti dell’Ugo Foscolo di Cagliari e del Comprensivo di Cabras: “Grazie anche alla Fai (Fondo Ambiente Italiano) che ha dedicato alla mostra le sue giornate di primavera” – ci tiene ad aggiungere Lorrai.

I 'giganti' sono così suddivisi: 18 a Cagliari e 10 a Cabras. “Abbiamo chiesto da anni che tornassero da noi – spiega il sindaco di Cabras Cristiano Carrus – ma devo ammettere che se ce li avessero dati subito, non avremmo avuto un posto degno in cui collocarli”. “Il nuovo museo verrà aperto nel giro di 2 anni" garantisce Conti. Ma anche allora le statue resteranno in 4 a Cagliari, e il resto a Cabras. Proprio su questo punto non sono mancate le polemiche: “Ci si accusa di spezzare un patrimonio culturale, alcuni dicono che le statue dovrebbero stare tutte insieme e che altrimenti non è possibile apprezzarle – spiega Minoja – ma non c’è prova scientifica di questo. Invece c’è la volontà di realizzare un vero sistema museale, e di condividere il nostro patrimonio col maggior numero possibile di persone. Inoltre non si può parlare di smembramento: il numero delle statue era di certo molo superiore e la nostra è solo una ricostruzione arbitraria”.

La più grande novità saranno le ricostruzioni in 3D realizzate al computer, che consentiranno di ammirare tutte le sculture, in qualunque museo ci si trovi, e riprodotte con una precisione millimetrica: “Abbiamo sviluppato un programma apposito – spiega Enrico Gobbetti del CRS4, il centro di ricerca che ha realizzato il progetto – che ci è valso un premio al concorso Digital Heritage, patrocinato dall’Unesco”. Le statue sono state fotografate da ogni punto di vista e non ci sarà alcun bisogno di occhiali 3D per poterle ammirare.