Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Parte la spending review: lo stipendio è 7600 euro

Fonte: L'Unione Sarda
21 marzo 2014


LA LEGGE. In vigore la norma che ha tagliato le indennità
 

Un consigliere regionale guadagna di base 7600 euro netti al mese, tutto compreso. Qualcosa in più spetta a chi viaggia per partecipare alle sedute e a chi ricopre funzioni particolari. Stipendio sontuoso, non c'è che dire, ma decisamente falcidiato rispetto ai fasti imperiali di una volta. La spending review è arrivata con la legge 2 del 9 gennaio 2014 - Razionalizzazione e contenimento della spesa relativa al funzionamento degli organi statutari della Regione - e questa legislatura appena cominciata (la numero 15 della storia autonomistica) è la prima in cui si applica, insieme con la riduzione del numero dei consiglieri, da ottanta a sessanta.
Dice la norma che il trattamento economico che spetta ai componenti dell'assemblea di via Roma è formato dall'indennità consiliare, dal rimborso forfettario per le spese che riguardano l'esercizio del mandato e dall'indennità di carica per i consiglieri che svolgono particolari funzioni.
Prima voce: l'indennità mensile è pari a 6600 euro lordi (il netto è del 57% circa). Il rimborso forfettario mensile è di 3850 euro netti. Questa cifra aumenta, a titolo di rimborso per le spese di trasporto, di 650 euro per i consiglieri che hanno dimora abituale oltre i 100 chilometri dalla sede del Consiglio regionale; di 300 euro per quelli che invece vivono tra i 71 e i 100 chilometri dal Palazzo.
Il presidente della Giunta (che è anche consigliere) e il presidente dell'Assemblea, godono di un'indennità di carica mensile lorda aggiuntiva di 2500 euro. I consiglieri che sono anche assessori prendono 1200 euro lordi in più, ma attualmente non ce n'è neppure uno. Ai componenti della Giunta regionale che non sono consiglieri (nel nostro caso tutti i 12 assessori) spettano: l'indennità e il 70 per cento del rimborso (2650 euro), più l'indennità di 1200 euro lordi. Tirate le somme, circa 7000 euro.
Sanzioni sono previste in caso di assenze ingiustificate dalle sedute dell'Aula o dai lavori delle Commissioni.
L'indennità di fine mandato è stabilita dall'Ufficio di Presidenza e ha un tetto: non può essere più di una mensilità di indennità consiliare per ogni anno di mandato, per un massimo di dieci anni.
Cr. Co.