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Fallimento Abbanoa, la Regione chiede tempo

Fonte: web SardegnaOggi.it
20 marzo 2014

Politica  
    
 

.Abbanoa, dalla Procura di Nuoro arriva l'istanza di fallimento ma la Regione chiede il rinvio. Se ne riparlerà il 27 marzo, intanto i sindaci premono per una ridistribuzione delle quote societarie.

CAGLIARI - Due i temi sul tappeto della riunione, svolta oggi, dei soci di Abbanoa. Il più importante legato alla battaglia della società contro la richiesta di fallimento arrivata dalla procura di Nuoro, proprio per la situazione finanziaria del gestore idrico. Il 27 marzo la prossima udienza nel capoluogo barbaricino, ma il direttore generale dell’assessorato regionale ai Lavori pubblici, Edoardo Balzarini, ha chiesto un rinvio. Il voto dell’assemblea è andato proprio nella direzione della proroga, prossimo incontro schedato il 14 aprile. Tra i motivi c’è il fatto che il nuovo esecutivo, come spiegato da Balzarini, deve avere il tempo per esaminare la documentazione necessaria per prendere questa o quella decisione. Dopo la capitalizzazione, infatti, è la stessa Regione che stringe tra le mani il pacchetto di maggioranza della Spa, col 46,68 per cento delle quote. E le argomentazioni difensive di Abbanoa in sede giudiziaria, da prime indiscrezioni, dovrebbero poggiare su più punti. Si va dal fatto che il gestore sostiene la non fattibilità, perché si tratta di una società pubblica con affidamento “in house providing” del servizio pubblico essenziale. Sulla situazione finanziaria, Abbanoa dovrebbe sostenere l’assenza dell’insolvenza e che le poste attive sono adeguate per onorare quelle di debito. Oltre al fatto che lo scorso settembre c’è stata la capitalizzazione col versamento deliberato dagli azionisti di ben 142 milioni di euro: una prima parte, 59 milioni, sono già disponibili, gli altri 83 dovrebbero arrivare entro giugno.

Molti i sindaci sardi presenti all’incontro, anche il primo cittadino di Cagliari, Massimo Zedda, e il suo pari ruolo di Nuoro, Alessandro Bianchi. E non è mancata la richiesta-attacco per chiedere la ripartizione delle quote di Abbanoa ai comuni secondo il vecchio sistema. Andato in soffitta lo scorso settembre, quando è stata stabilita l’attuale compagine sociale: maggioranza di quote alla Regione, passata al già citato 46,68 per cento. Prima aveva appena il 13,31 per cento, con Cagliari che deteneva la fetta più grande, il 18,81, seguita da Sassari al 13.83. “I tempi si stanno allungando”, ha detto Zedda, “abbiamo accettato la capitalizzazione perché è stata prospettata come l’unico mezzo per salvare la società”. E Bianchi ha chiesto “che venga dato seguito all’impegno assunto a settembre. Il nostro assenso alla capitalizzazione c’è stato, ma di contro c’era la garanzia che azioni ritornassero in mano ai comuni, con l’attualizzazione di una norma del 2007 che consente di restituire alle amministrazioni le quote a prezzo simbolico”. Una richiesta, quella avanzata dai sindaci, fatta al Consiglio regionale. E su Abbanoa si registra anche una dichiarazione del neo presidente Francesco Pigliaru, a margine di una conferenza stampa al Municipio cagliaritano: “Abbiamo molti dossier da affrontare in tempi rapidi, a cominciare da Abbanoa”.

Paolo Rapeanu