Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«È un piano illegittimo»

Fonte: L'Unione Sarda
11 marzo 2014


LA PROTESTA. Contestata l'area-soste interrata sotto le mura di Castello

 

Italia Nostra e Social forum: oggi sit in in via Roma


Non fanno sconti: «Progetto vecchio e illegittimo». Oggi alle 17 (dopo la protesta di sabato in piazza Yenne) aderenti e simpatizzanti di associazioni ambientaliste, cittadini del centro storico e iscritti a “Cagliari social forum” manifesteranno in via Roma di fronte a palazzo Bacaredda: «Ricorderemo i punti della nostra battaglia contro la realizzazione dei parcheggi interrati sotto le mura del bastione di Santa Croce».
ITALIA NOSTRA Maria Paola Morittu, Referente in Sardegna di Italia Nostra per la pianificazione territoriale, chiederà la «revoca della delibera approvata dal Consiglio comunale» che dà il via agli interventi ai piedi del quartiere Castello. «Il Comune», dice Morittu, «non ha tenuto in nessuna considerazione le nostre osservazioni al progetto». Non ne fa (“come gli altri che assieme a noi di Italia Nostra sono impegnati nella protesta”) una questione politica: «Nessun attacco alla maggioranza ma un'opposizione sul principio e il metodo». Devastante, per Morittu, la costruzione del parcheggio sotterraneo in «una zona a rischio» come le mura del bastione. «La Giunta sostiene che aumenteranno i parcheggi ma sbaglia: saranno 467 di meno perché dovrebbero essere cancellati i 575 di via Cammino Nuovo, via Santa Margherita e via San Giorgio e i 225 di Castello». Per Italia Nostra l'intervento del Comune sarebbe illegittimo: «Non corrisponde al vero quanto sostenuto dall'Amministrazione e cioè “che il progetto può essere realizzato nelle more dell'adeguamento del Puc al Ppr». Sul progetto: «Non riusciamo proprio a capire che grande stimolo per i sensi potranno avere l'odore di gas di scarico delle auto, la vista di veicoli che vanno e vengono. Per non parlare della immensa soddisfazione che si proverà nel “passeggiare e contemplare” le bocche di aerazione e il tetto di un parcheggio in cemento che, si legge, non tollererebbe uno strato di terra umida superiore ai 20 centimetri».
L'UTILITÀ L'esigenza di realizzare un parcheggio interrato in via del Cammino Nuovo lascia perplesso Italo Meloni, docente di Pianificazione dei trasporti nella facoltà di Ingegneria. «Mi sarei aspettato un maggiore coinvolgimento della cittadinanza e nessuno, finora, ha dato una spiegazione del perché questo parcheggio serva». Abituato a esprimere giudizi sulla base di dati concreti (studi, prospetti, rilievi), Italo Meloni si sarebbe aspettato dagli autori del progetto, e quindi dagli amministratori di palazzo Bacaredda, un insieme di valutazioni preliminari. «Invece dispiace notare che, per esempio, nessuno ci ha detto se sono state prese in considerazione soluzioni alternative per pedonalizzare i rioni storici, senza necessariamente giungere alla costruzione di un multipiano interrato. E poi, perché proprio in via del Cammino Nuovo. Progettare un parcheggio non è impegno semplice, molti gli elementi da considerare: non ultima la reale utilità di simili realizzazioni».
CAGLIARI SOCIAL FORUM Andrea Olla va spesso in bici, conosce bene la città. Plaude alle piste ciclabili, molto meno al progetto delle soste interrato sotto Castello. «Conosco la città anche da automobilista che fatica sempre più a trovare un parcheggio nella zona di piazza Giovanni XXIII». Cagliari invasa dalle auto: «Città come Milano, Tokio e Singapore, per citarne alcune, di fronte all'enorme mole di traffico che si riversa nelle loro strade, hanno preso una decisione drastica: invece di costruire nuovi parcheggi hanno chiuso l'ingresso alle auto. I nostri amministratori non hanno avuto la stessa lungimiranza». Il timore degli scavi sotto le mura: «La soprintendenza non ha escluso che sotto via del Cammino Nuovo possano esserci reperti. Altro difetto del progetto che contestiamo: l'eliminazioen dei tapis roulant è stato un escamotage per evitare la valutazione di impatto ambientale che avrebbe chiesto la Regione». (p. p.)

 

CENTRO STORICO. Per i residenti il multipiano è “un’ottima soluzione” «Sì ai nuovi parcheggi» Buste della spesa in mano e sguardo affaticato, Carla Pau, 58 anni, non ha dubbi: «E me lo chiede pure? Ogni giorno devo farmi un paio di chilometri a piedi perché non trovo mai parcheggio», racconta col fiatone. «Sono d’accordissimo». Il progetto del Comune di portare le auto sotto Castello fa storcere il naso a qualche diffidente ma la maggior parte dei cittadini sembra apprezzare l’iniziativa. La Giunta ha messo la marcia in avanti, gli ambientalisti sono sul piede di guerra. I cagliaritani hanno la loro certezza: «Ben vengano i parcheggi ma giù le mani dalle mura». Danilo Melis, 52 anni, ha le idee chiare: «Approvo ma l’impianto urbanistico di Castello non dev’essere toccato». Giorgio Cavallo, classe ’42, residente a Stampace, parla da ingegnere: «A Cagliari si soffre molto la mancanza di posti auto», sottolinea. «Credo che il multipiano a Cammino Nuovo sia un’ottima soluzione». Armando Gaviano annuisce: «L’importante è che non tocchino il resto ». Laura Zuddas è di poche parole: «Ho un garage privato, la questione non mi riguarda personalmente». Scarpe da ginnastica e tenuta sportiva, Laura Puddu, 29 anni, esce dal coro: «I parcheggi sono già abbastanza. Non vedo perché realizzarne altri ». Sale in sella alla bicicletta, mezza pedalata e si ferma: «La gente dovrebbe abituarsi a usare i mezzi pubblici o la bici». Anche Giuseppe Pontis, quarant’anni, si è da poco convertito alle due ruote: «L’auto la uso solo la sera. Di giorno mi sposto molto per lavoro, sarebbe impossibile in macchina». Ma sul parcheggio dei veleni non ha niente da obiettare. Tra gli oppositori c’è Gianfranco Carboni, ex presidente della circoscrizione Centro storico: «È una soluzione inattuale», sentenzia. «E non è una questione ideologica», tiene a precisare. «A Castello sono rimasti circa 800 residenti, la maggior parte ha il posteggio privato». Sul versante dei commercianti i consensi abbondano. Marco Ubizzo, titolare dello Spritz, in piazza San Giuseppe, accanto alla Torre dell’Elefante, non ha dubbi: «Favorevole? Al cento per cento. Castello dovrebbe essere chiuso totalmente al traffico». Idea sicura: «Solo invalidi e disabili dovrebbero avere i pass». I 330 posteggi, per ora solo sulla carta, ottengono il via libera anche di Gian Luca Corona, proprietario di Milestone, in via Corte d’Appello «a patto che venga tutelato il patrimonio storico e archeologico ». Guarda avanti: «Il multipiano sarebbe l’occasione giusta per rendere Castello area pedonale, purché sia supportato da servizi e sottoservizi». Nel dettaglio: «Servono ascensori funzionanti, bus, navette e taxi low cost. Solo così la parte alta della città riuscirà a uscire dall’isolamento ». Sara Marci RIPRODUZIONE RISERVATA