Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La Figc contro il Coni: la sede a Pirri

Fonte: L'Unione Sarda
29 dicembre 2008

Il caso. Nonostante il piano per trasferire tutte le associazioni sportive in via Pessagno

Polemica sul progetto edilizio della federazione calcistica

Il Coni avrà una sede tutta sua. La Figc, tuttavia, vuole costruire un palazzo a Pirri.
Nel cuore della cittadina sportiva, a un passo dallo stadio Sant'Elia, dall'Amsicora, ma anche dagli impianti più importanti del nuoto (Rari Nantes e viale Diaz), dell'atletica, del basket e della pallavolo (Esperia, palazzetto dello sport di via Rockefeller). Sarà il palazzo delle federazioni regionali, ma anche il quartier generale del Comitato olimpico nazionale della Sardegna: un complesso, tra Monte Mixi e viale Diaz, ospitato nell'edificio che sino a oggi ha accolto gli uffici dell'assessorato all'Agricoltura di via Pessagno.
SEDE UNICA Tutti gli sport riuniti in un'unica sede, ma con l'incognita del calcio: la Federazione italiana gioco calcio (Figc), infatti, aveva già da tempo annunciato l'intenzione di realizzare un quartier generale a Pirri, nell'area di Terramaini, tra l'ex aeroporto di Monserrato e la caserma dei Vigili del fuoco. Ma per conoscere le scelte future, si dovrà attendere qualche mese per il rinnovo della presidenza e del consiglio direttivo. Benedetto Piras, presidente da 27 anni, ha deciso di ritirarsi dalla corsa per la leadership della federazione (lasciando spazio alla candidatura di Andrea Delpin), ma resta dell'idea che il progetto debba restare in piedi. «L'assegnazione al Coni dell'edificio di via Pessagno da parte della Regione non cambia il progetto preesistente», conferma Piras, «sono state le società calcistiche, su mia proposta e del Consiglio direttivo, a volere che questo progetto venisse portato a compimento. Le società hanno rinunciato alla redistribuzione dell'avanzo di gestione, e la somma accantonata è stata impegnata in fondi immobiliari. Personalmente ritengo che nel palazzo dell'ex assessorato possa esserci una rappresentanza del Comitato regionale della Figc, ma che la nuova sede del calcio sardo debba comunque vedere la luce». Una tesi che però non piace ad Andrea Contini, candidato alternativo per la presidenza della Figc: «Quei soldi, un milione e 800 mila euro, andrebbero usati per rivitalizzare un movimento in crisi e messi a disposizione dei territori in termini di servizi, premiando i progetti», sostiene, «e la possibilità di usufruire di un palazzo a titolo gratuito va utilizzato, anche per stabilire un contatto proficuo con le altre federazioni».
IL PROGETTO Il lotto era già stato scelto, così come il canone di locazione fissato dalla Regione (1.270 euro, che sarà adeguato annualmente in misura corrispondente alla variazione Istat) per un edificio tra i 4/5000 metri cubi che dovrebbe ospitare anche il comitato regionale del settore giovanile e scolastico, le delegazioni regionali del settore calcio a cinque e del calcio femminile, del comitato provinciale di Cagliari e dei vari organismi della Figc.
IL CONI Per il momento, dunque, a essere soddisfatto è il Coni, che a breve troverà posto nella nuova sede assieme alle maggiori federazioni (appena sarà trasferito l'assessorato nei nuovi locali di via Cesare Battisti). «Consentire a tutte le federazioni di avere propri uffici nello stesso edificio», si legge in una nota, «permette alle organizzazioni sportive di risparmiare i costi onerosi di affitto diventati ormai proibitivi, soprattutto per le federazioni più povere. Basta pensare che attualmente ce ne sono alcune che pagano fino a 25 mila euro l'anno e che molti uffici sono situati a casa del presidente o di volontari che si fanno carico, spesso, delle spese per acqua e luce. Questo provvedimento della Giunta regionale (che ha concesso in comodato gratuito l'intero palazzo al comitato e alle federazioni) mette tutte le federazioni in una condizione di uguale dignità». Attualmente nell'Isola si contano 46 organizzazioni in rappresentanza di altrettanti sport “ufficiali”, a cui si aggiungono 16 discipline associate, 12 enti di promozione e 19 associazioni benemerite. «Una vera rivoluzione», chiarisce Gianfranco Fara, presidente regionale del Coni, «una scelta che solleva molti organismi da oneri economici diventati insostenibili e che minacciavano seriamente, in qualche caso, l'attività societaria».
FRANCESCO PINNA

27/12/2008