Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

All'esame dell'Aula il Piano triennale degli interventi. Minoranza all'attacco

Fonte: L'Unione Sarda
26 febbraio 2014

Il Consiglio s'infiamma
sulle opere e i finanziamenti

 

 

Progetti e fondi per tre anni di opere pubbliche: è la miscela che ha fatto infiammare ieri il dibattito in Consiglio comunale. L'attacco dell'opposizione lo ha promosso Giuseppe Farris (FI): «Un Piano triennale delle opere pubbliche deve avere per parametri l'idea di città legata a una ricognizione dei bisogni e la veridicità di quanto si afferma». L'affondo: «È una panzana quel che è stato affermato. Non si stanno investendo 340 milioni ma appena 90, come emerge dal quadro delle risorse disponibili per il programma di interventi 2014-2016. Ma il fatto più grave è la mancanza del livello di progettazione: sollecito il presidente del Consiglio e il segretario generale a esprimersi sulla legittimità del Piano». Fabrizio Marcello (Pd) ha rispedito al mittente le critiche e precisato: «L'amministrazione ha impegnato 150 milioni di euro, e a dirlo sono i numeri, non le chiacchiere».
Pier Giorgio Meloni (Pd): «Finalmente arriva in città del lavoro da distribuire, atteso come pane nel deserto». Illuminante la lettura storica delle tracce lasciate in città dai dominatori nelle varie epoche. «La stagione democristiana», ha chiarito Meloni, «ha lasciato colate di cemento. Noi, tra le altre, ne lasceremo una ben diversa: il lungomare del Poettro trasformato in passeggiata».
Il sindaco Massimo Zedda ha preferito replicare con i dati e i fatti dando lettura dello stato di attuazione del Piano triennale. Lungo l'elenco delle gare bandite, dei progetti in esecuzione e dei lavori aggiudicati. Zedda: «Parliamo di 94 milioni investiti, suddivisi in manutenzioni di immobili comunali, edilizia residenziale pubblica, beni culturali, edilizia scolastica, piazze, viabilità, strade e marciapiedi, ambiente e sport. Altri 73 milioni saranno resi disponibnili per un'altra serie di interventi». Lapidario Anselmo Piras (Ancora per Cagliari): «Non vediamo cantieri aperti né progetti di sviluppo della città». Lungo e appassionato l'intervento di Davide Carta (Pd): «Stiamo ridefinendo un modello di città basato su tre perni: un vero sviluppo, una città basata sulla coesione e la città metropolitana». Prima delle conclusioni dell'assessore Luisa Anna Marras sono intervenuti tra gli altri Gianni Chessa (Udc), Marisa Depau (Sel) e Giovanni Dore (Sardegna Pulita). Commemorata dal sindaco Silvana Aquilotti, nata nel 1922, confinata dal Fascismo e poi giunta in Sardegna. Prima donna iscritta al Pci dopo la Seconda guerra mondiale, è stata sindacalista della Cgil e edicolante in piazza Jenne. «Si definiva stampacina», ha detto Zedda. «Il suo forte senso civile e il costante impegno accanto ai più deboli sono stati un esempio per tutti».
Pietro Picciau