Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Nel Pd comportamenti stile Beria»

Fonte: La Nuova Sardegna
29 dicembre 2008

DOMENICA, 28 DICEMBRE 2008

Pagina 1 - Cagliari

LE DIMISSIONI DI MILIA



«Senza fatti nuovi, considero chiusa la mia esperienza in Provincia»




CAGLIARI. «O ci saranno fatti nuovi, o la mia esperienza in Provincia è chiusa», precisa Graziano Milia, presidente dell’ente locale, e aggiunge: «Martedì presenterò le mie dimissioni, lunedì parteciperò al dibattito per rispetto verso il consiglio provinciale».
Il caso che porterà alle dimissioni del presidente Milia dalla prima poltrona di piazza Palazzo ha alle spalle la sua nomina a responsabile della Proservice, di proprietà dell’ente locale. Sia l’opposizione di centrodestra, che parte della maggioranza che regge l’esecutivo della Provincia hanno criticato questa autoscelta.
Presidente l’hanno accusata, con questa nomina, di essersi posto in situazione di incompatibilità: nello stesso tempo controllato e controllore...
«Nella politica sarda vi sono decine e decine di persone in condizioni di incompatibilità, al di là della Proservice. Lo stesso presidente Renato Soru, sulla base della statutaria, è stato incompatibile».
Ma perchè questa nomina alla Proservice...?
«Si tratta di una realtà seria su cui ho deciso di impegnarmi e di farlo a costo zero per la collettività in quanto è un ruolo che svolgo gratis. E non perchè non siano previsti gettoni, ma perchè così ho scelto io».
Ma anche dalla sua maggioranza sono arrivate critiche: l’hanno accusata di essersi prefigurato una situazione tale da portarlo alle dimissioni in vista di una sua candidatura alle regionali».
«Ho letto le cose che si sono dette verso di me, anche da parte di alcuni del Pd...».
Sì è parlato di questione etica.
«Affermazioni molto pesanti. In questo momento ho tanta voglia di tornare al mio lavoro».
Di presidente della Provincia o di ricercatore di storia?
«Di ricercatore, naturalmente».
Si parla molto di una sua presenza nelle liste delle elezioni regionali.
«Non sono convinto di candidarmi».
Ma se decidesse di farlo, in quale partito: nel Pd o in altri della sinistra?
«Io sono iscritto al Pd».
Ma il Pd le ha proposto la candidatura?
«Prima il Pd aveva un segretario illegittimo, ora ha un commissario: penso che avrà la bontà di sentirmi».
Perchè le sue dimissioni da presidente della provincia: per incompatibilità con la responsabilità della Proservice?
«No di certo, nella Proservice resto perchè è una questione molto seria. Piuttosto perchè ho registrato un inclinamento nel rapporto tra me e la mia maggioranza».
Per le critiche che le hanno rivolto?
«Il problema è che non mi è stato detto “stai sbagliando”, critica lecita in una dialettica democratica, ma mi è stato detto molto di più. Si è parlato, per me, di questione etica. E poi, in modo contraddittorio, mi è stato chiesto di restare. Io chiedo che il Partito democratico sia tale, mentre mi sembra che alcuni si comportino come Beria, il capo della polizia segreta di Stalin: per come spargono veleno. Per questo, ripeto: o vi saranno fatti nuovi o la mia presidenza in Provincia è chiusa».
E per le regionali?
«Penso che la mia esperienza nelle autonomie locali possa tornare utile nell’assemblea regionale, deciderò in questi giorni». (r.p.)