Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Pd, Passoni cerca l’accordo Idv, oggi Di Pietro al vertice

Fonte: La Nuova Sardegna
29 dicembre 2008

DOMENICA, 28 DICEMBRE 2008

Pagina 3 - Fatto del giorno





Il Centrosinistra Domani a Cagliari l’inviato di Veltroni

CAGLIARI. Due grandi incognite del Centrosinistra che si prepara alle elezioni per sostenere Renato Soru saranno sciolte tra oggi e domani. La prima è la partecipazione dell’Italia dei Valori alla coalizione del governatore uscente, la seconda è legata al tentativo di Walter Veltroni di costruire l’unità del Pd.
La linea dell’Idv sarà illustrata oggi da Antonio Di Pietro. Il leader nazionale parteciperà questa mattina (10.30) a Santa Giusta alla riunione del coordinamento regionale del partito e nel pomeriggio (16.30) terrà una conferenza stampa all’aeroporto di Elmas. Sulla scelta dell’Italia dei Valori c’è qualche incertezza. Prima della conferma delle dimissioni, Di Pietro era stato molto severo con Soru a proposito del conflitto di interessi ed era arrivato a ipotizzare l’impossibilità di sostenerlo. Soru ha poi affidato la gestione di Tiscali e dell’Unità a un fiduciario (come previsto dalla legge Statutaria, che su questo punto non è ancora in vigore) e pertanto Di Pietro oggi potrebbe essere più morbido. Sarà però decisivo il dibattito interno, perché nell’Idv ci sono sia soriani (come il consigliere regionale Adriano Salis) sia antisoriani (come l’altro consigliere, Giommaria Uggias). In mezzo la posizione (forse prevalente) di Palomba, favorevole a un accordo ma solo se ci sono precise garanzie politiche.
Per quanto riguarda il Pd, il commissario regionale nominato da Walter Veltroni, il senatore Achille Passoni, arriverà a Cagliari domani mattina per mettersi all’opera. Come prima cosa ascolterà Renato Soru, i parlamentari, i consiglieri regionali, i rappresentanti provinciali e quelli dei principali comuni. Vuole rendersi conto di persona della situazione. Il suo mandato, indicato dallo stesso leader nazionale nella lettera con cui prendeva atto della disponibilità di Francesca Barracciu a lasciare la segreteria, è quello di unire il Pd sardo che si è spaccato a metà sin dalla nascita, quando ci sono state (ottobre 2007) le primarie vinte da Antonello Cabras su Renato Soru. La strada dell’unità è probabilmente quella delle liste aperte anche ai dissidenti, compresi i consiglieri regionali che il 25 novembre hanno votato contro l’emendamento della giunta Soru alla legge urbanistica. L’area dei dissidenti che fa capo a Cabras potrebbe accontentarsi di questa soluzione, avendo già ottenuto la nomina del commissario al posto della Barracciu. Ma altri gruppi di dissidenti sono ancora in forse sul sostegno a Soru: toccherà a Passoni tentare una mediazione. Se non ci sarà l’intesa, non viene escluso che si possa arrivare a una scissione. L’idea di un terzo polo, sempre stata un po’ vaga, potrebbe però essere tramontata del tutto visto che l’Udc e il Psd’Az - indicati come tasselli essenziali nel mondo del dissenso dei due poli - sono ormai dentro il Centrodestra di Ugo Cappellacci. Molto dipenderà anche dal pronunciamento dell’Idv.
Il Pd - e Soru - temono tuttavia che possa nascere comunque una lista di disturbo. Ci sono forti dissensi in Sinistra democratica e nel Partito socialista. Se dovessero decidere di staccarsi dal Centrosinistra di Soru, potrebbero trovare alleati nei dissidenti del Pd che dovessero essere emarginati.
Dato che il Centrodestra ha di fatto chiuso l’alleanza mettendo insieme tutte le opposizioni, nel Centrosinistra prevale l’ottimismo per quanto riguarda la ricomposizione della maggioranza del 2004. Fuori resterebbero solo le sigle indipendentiste. (f. per.)