LUNEDÌ, 29 DICEMBRE 2008
Pagina 8 - Sardegna
Il commissario del Pd Passoni inizia gli incontri nell’isola. Direzione dei socialisti a Tramatza
Oggi il vertice a Cagliari in cui verrà sancito l’accordo con il Pdl
LE TRATTATIVE Una settimana di incontri decisivi
CAGLIARI. Sì dei sardisti a Cappellacci, no dei socialisti a Soru. Ni dei dissidenti del Pd, che aspettano le rassicurazioni del commissario Passoni per decidere se dichiarare o no la fine dello stato di ostilità. Questo quello che probabilmente accadrà oggi nella febbrile giornata di incontri in cui si cercheranno di definire gli ultimi dettagli negli schieramenti che si affronteranno nelle elezioni regionali del 15 e 16 febbraio. Il tutto a meno di 20 giorni dall’ultima data utile per la presentazione delle liste, fissata il 15 gennaio.
IL PD. Achille Passoni, il commissario regionale nominato da Walter Veltroni, arriverà a Cagliari questo pomeriggio intorno alle 14.30. A prenderlo all’aeroporto andrà Francesca Barracciu con la quale Passoni avrà il primo incontro della giornata. Seguiranno Renato Soru, i parlamentari, i consiglieri regionali, i rappresentanti provinciali e quelli dei principali comuni. Fatto il punto della situazione Passoni vedrà quanto è sanabile la frattura all’interno del partito. La via sembra quella di liste aperte anche ai dissidenti, compresi i consiglieri regionali che il 25 novembre hanno votato contro l’emendamento della giunta Soru alla legge urbanistica. In cambio però il presidente Soru otterrebbe un listino regionale “blindato” con dentro i segretari di partito e gli esponenti della giunta a lui più graditi tra cui l’attuale vicepresidente Carlo Mannoni, Maria Antonietta Mongiu, Concetta Rau, Romina Congera, Sandro Broccia. Nel listino non ci sarà invece Francesca Barracciu che ha deciso di correre nelle liste provinciali «per lasciare il posto - spiega - a un’altra donna o a un giovane di valore»
Per quanto riguarda la coalizione perde quota, dopo l’adesione dell’Idv, la possibilità di un terzo polo che metta insieme parte di sinistra democratica e gli eventuali “emarginati” del Pd. Gli unici che potrebbero rimanere fuori sono i Socialisti, che questo pomeriggio si riuniranno a Tramatza in direzione regionale, nella quale potrebbero decidere di «correre da soli o con chi ci stà». Ieri ha parlato il segretario nazionale Riccardo Nencini che non è stato tenero con Soru: «La vicenda politica sarda ha assunto da tempo un profilo tale da non rendere stabile il quadro delle alleanze future - ha spiegato - lo scioglimento anticipato e la crisi economica richiedono il recupero della collegialità e un programma incentrato soprattutto sulle misure di sostegno a imprese e famiglie. Corse solitarie e programmi personalizzati non sarebbero di nessuna utilità».
IL PDL. Anche il Pdl cerca di mettere al suo posto tutte le tessere. Ugo Cappellacci, incassato il sì dell’Udc di Giorgio Oppi, dei Riformatori di Michele Cossa e Massimo Fantola, dell’Uds di Mario Floris, di Fortza Paris, Nuovo Psi e Mpa, va ora a caccia del Psd’Az. Oggi a Cagliari incontrerà il segretario Efisio Trincas, ammorbidito dall’invito rivolto due giorni fa dallo stesso Cappellacci per un confronto sul programma. Tricas avrebbe gradito le aperture di Cappellacci su alcuni temi molto cari ai sardisti e l’alleanza sarà dichiarata ufficialmente probabilmente già domani dopo la segreteria dei sardisti.
Cappellacci ieri ha incassato anche l’appoggio dei Cristiani Democratici Sardi (Cds) riuniti a Buddusò. Il Cds, in una nota firmata da Angelo Roich e Carlo Melis, ha «valutato negativamente le dimissioni del presidente Soru, mantenute ferme nonostante la sua maggioranza ne avesse chiesto il ritiro», e ha giudicato «incredibile e assurda la mancata approvazione della Finanziaria che getta una regione nel lastrico creando grave danno agli enti locali, alle imprese, all’intero mondo produttivo sardo e quindi aggravando la già disperata situazione della disoccupazione». Il Movimento ha elaborato, inoltre, una sua proposta che «trova convergenza - concludono - con il programma sardista e autonomista, da sottoporre al confronto politico e programmatico in un incontro con il candidato alla presidenza della Regione Cappellacci». (g.bua)