Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Di Pietro dà il via libera all’alleanza con Soru

Fonte: La Nuova Sardegna
29 dicembre 2008

LUNEDÌ, 29 DICEMBRE 2008

Pagina 8 - Sardegna

Il coordinamento sardo vota all’unanimità l’adesione alla coalizione di centrosinistra



Il leader dell’Idv: «Sul conflitto di interessi la Sardegna è un esempio da seguire per tutti»




CAGLIARI. Di Pietro dice sì. L’Italia dei valori appoggerà Renato Soru nelle elezioni regionali in calendario il 15 e 16 febbraio. La decisione è arrivata al termine del coordinamento regionale del partito di ieri mattina a Santa Giusta in cui si sono affrontate le anime pro e anti Soru e a cui ha partecipato anche l’ex magistrato di Mani Pulite. «La nostra è una scelta di discontinuità - spiega Di Pietro - con le politiche clientelari che arrecano danno alla Sardegna».
Un adesione «unanime e convinta», che lo stesso Antonio Di Pietro motiva in un incontro pomeridiano «fiume» con la stampa all’aeroporto di Cagliari, dopo la fine del coordinamento regionale tenutosi in mattinata a Santa Giusta.
«Abbiamo deciso all’unanimità di sottoscrivere un unico programma politico con Soru - spiega Di Pietro - perché con lui c’é un’identità di azione politica. Soprattutto in questi ultimi tempi Soru ha sviluppato quelle che sono le nostre priorità anche per la Sardegna: tutela dell’ambiente, lotta alla casta, stop agli sprechi, rilancio dell’economia, difesa dei lavoratori».
«L’Italia dei valori é uno fra i cinque gruppi politici presenti in entrambe le camere del parlamento - continua il leader dell’Idv - sentiamo il forte senso di responsabilità di offrire un alternativa valida alle proposte della destra, insieme a chi condivide i nostri programmi».
«Programmi - sottolinea Di Pietro - già sviluppati nelle azioni concrete di questi ultimi tempi. Ho già sentito Soru che ha ringraziato l’Idv per il sostegno. La nostra é una scelta di discontinuità chiara e netta con le politiche clientelari e con dinamiche che possono arrecare danno alla Sardegna».
Spazio poi alla «battaglia per la legalità», con il Leader dell’Idv che chiarisce che a tutti i candidati del partito, assieme al certificato elettorale sarà chiesto anche il certificato penale. «Non vogliamo condannati tra le nostre fila e ci auguriamo che non ci siano neppure nelle altre liste - spiega introducendo il discorso legato alla questione morale - Idv sostiene la non candidabilità delle persone condannate e la non assunzione delle cariche istituzionali per chi é stato rinviato a giudizio». Inevitabile il riferimento alla vicenda Saatchi & Saatchi: «In Sardegna, con la vicenda giudiziaria che riguarda la pubblicità istituzionale della Regione - spiega il leader dell’Idv - mi pare, invece, che si sia ancora nelle fasi preliminari».
Spazio poi all’altro tema caldo, il conflitto di interessi, che era per Di Pietro l’ostacolo maggiore all’alleanza con Soru. Decisiva la scelta del presidente dimissionario di affidare la gestione di Tiscali e dell’Unità a un fiduciario, anticipando le previsioni dalla legge Statutaria, che su questo punto non è ancora in vigore: «La scelta fatta dalla legge statutaria della Sardegna per risolvere il conflitto di interessi é l’unica praticabile in Italia - spiega di Pietro - sulla decisione di Soru di cedere il controllo di Tiscali, dell’Unità e di altre società con la stipulazione di un negozio fiduciario, il cosiddetto blind trust, non era obbligato a farlo - continua Di Pietro - ma lo ha fatto. E rispetto al nulla assoluto a livello nazionale quello di Soru rappresenta un grande passo avanti degno di apprezzamento. Ma non é sufficiente. Il conflitto di interessi potrebbe essere risolto definitivamente cedendo la partecipazione. Chi entra in politica - continua l’ex magistrato - dovrebbe presentarsi nudo ma questo sistema non ha mai trovato applicazione in nessun paese del mondo. La soluzione adottata dalla statutaria sarda e da Soru andrebbe applicata anche a livello nazionale».
Un’adesione convinta insomma, con il vulcanico Di Pietro che uno dopo l’altro spazza tutte le nubi che sembravano esserci sull’accordo elettorale.
Quelle che devono arrivare sono ora però le: «Precise garanzie politiche» chieste dal coordinamento regionale dell’Idv dove i soriani (come il consigliere regionale Adriano Salis) e gli antisoriani (come l’altro consigliere, Giommaria Uggias) si sono «affrontati» a lungo prima di trovare la decisione unanime. «Alla fine - spiega Federico Palomba, principale sostenitore dell’ipotesi mediana, favorevole a un accordo solo di fronte a precise garanzie - ha prevalso il senso di responsabilità. E la certezza di poter dire la nostra in questa coalizione. A cui partecipiamo con la sicurezza di poter dare un grande apporto. Sia dal punto di vista numerico che programmatico».