Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Acqua, emergenza finita

Fonte: L'Unione Sarda
18 febbraio 2014

I cloriti rilevati da Abbanoa sono entro la norma - Oggi la Asl chiederà ai sindaci di revocare l'ordinanza sulla potabilità

 

L'emergenza acqua è finita. Almeno per Abbanoa, che ieri ha inviato alla Asl le rilevazioni sui cloriti effettuate nei Comuni inseriti da giovedì nella lista nera. Dopo Elmas, allarme cessato anche nel capoluogo, a Monserrato e Maracalagonis. Acqua non potabile, anche se di poco, a Selargius e Quartu. Entro oggi - fanno sapere dall'ente gestore del servizio idrico - con un'ulteriore aggiustamento dei potabilizzatori il valore rientrerà nella norma. Per l'ufficialità sono attese le ordinanze dei sindaci. Il provvedimento verrà preso dopo le certificazioni della Asl.
I RILEVAMENTI Anche ieri è stato un giorno di super lavoro per i tecnici Abbanoa che hanno effettuato le rilevazioni per la qualità dell'acqua nei quattro impianti (San Michele, Simbirizzi, Corongiu e Sestu), nei punti fissi che corrispondono alle fontanelle pubbliche, e nei contatori sparsi per la città. Considerando che per i cloriti il limite imposto dalla legge è di 0,70 milligrammi per litro, in molte zone del capoluogo l'emergenza nei potabilizzatori di San Michele (0,44) e Simbirizzi (0,60), in via Crespellani (0,64), via Tagliamento (ieri 0,46) era già rientrata sabato. Stesso discorso a Selargius in via Dei Glicini (0,60), al Policlinico di Monserrato (0,56) e a Elmas. Ieri in città i valori sono rientrati entro la norma in via Napoli (0,62, sabato 0,74), via Dei Villini (0,70). A Quartu valori di poco fuori dallo standard in via Vico (0,71) e al Margine Rosso (0,72). A Selargius in via San Nicolò i cloriti rilevati sono stati 0,80 milligrammi per litro). Ottima la qualità dell'acqua a Monserrato in via Cabras (0,37). Torna a norma a Maracalagonis (0,70). A Quartucciu lievemente fuori dallo standard (0,75).
Stamattina i rilevamenti effettuati da Abbanoa saranno inviati ai laboratori del Servizio igiene e alimenti e della nutrizione della Asl. Gli specialisti della Regione dovranno confrontarli con i loro test e, se positivi, inviare i risultati ai sindaci di Cagliari, Quartu, Quartucciu, Selargius, Monserrato e Maracalagonis che provvederanno a emettere le ordinanze. Da quel momento l'acqua potrà nuovamente essere utilizzata anche per la preparazione di minestroni, caffè, tè e in tutte le pietanze dove è elemento principale.
LA POLEMICA In questa vicenda dell'acqua potabile una cosa è certa: la notizia è stata gestita in modo a dir poco maldestro. Da giovedì è stato un rincorrersi di dichiarazioni e scarico di responsabilità che hanno scatenato l'angoscia e l'incertezza. A parte la corsa tra Abbanoa e l'Enas a scaricarsi le colpe di un disagio che poteva certamente essere evitato a 350 mila persone, quello che lascia di stucco è l'assenza delle istituzioni. Perché la notizia è stata data dal sindaco di Quartu? Perché la Asl è intervenuta solo il giorno dopo, quando ormai il panico si era già diffuso negli ospedali, negli asili, nei ristoranti? Perché la prefettura è stata latitante in una vicenda che invece avrebbe avuto bisogno di una considerazione ben diversa?
NIENTE CIXERRI «Neanche una goccia del Cixerri è arrivata nei potabilizzatori di Abbanoa». Franco Ollargiu, direttore generale dell'Enas (accusata di aver fornito acqua di pessima qualità) non vuole rimanere col cerino in mano. «Il prelievo dal Cixerri era previsto in caso di necessità, ma non ce n'è mai stato bisogno». Quando finiranno i lavori al Mulargia? «Stiamo sostituendo due valvole gigantesche a Uvini. Un lavoro complicato che completeremo domani».
Andrea Artizzu