Rassegna Stampa

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Cagliari, continua la corsa per il titolo di Capitale europea 2019

Fonte: web Castedduonline.it
14 febbraio 2014

Oggi la presentazione del sito ufficiale, e tutte le attività culturali previste nei prossimi mesi

 

Autore: Federica Lai il 13/02/2014 13:51

 

Una serie di eventi nei prossimi mesi, e un sito online con l’obiettivo di informare e coinvolgere i cittadini cagliaritani e europei nel progetto. Continua la corsa di Cagliari per conquistare il titolo di Capitale europea della cultura 2019, arrivata finalista insieme ad altre sei città candidate. Oggi la presentazione del sito ufficiale, www.cagliari-sardegna2019.eu, da parte del sindaco del capoluogo sardo Massimo Zedda, l’assessore alla Cultura, Enrica Puggioni, e la presidente della commissione competente, Francesca Ghirra. Una finestra sempre aggiornata su tutte le azioni in atto che riguardano il processo di candidatura, ma anche uno strumento di partecipazione: per ogni attività è previsto il coinvolgimento dei cittadini, operatori culturali, economici e sociali e delle istituzioni coinvolte. Molte sono le attività previste in quest’anno di preparazione del dossier di candidatura definitivo, che andrà consegnato entro luglio 2014. Il 6 marzo inaugurerà nel centro culturale Ghetto degli Ebrei lo spazio “Cagliari-Sardegna 2019” ideato e progettato insieme al Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura (DICAAR). Un laboratorio urbano volutamente “aperto”, in cui verranno messi in scena i contenuti della candidatura, perché questi possano divenire la base su cui cominciare il processo di scrittura condivisa del percorso che ci porterà all’ultima fase della selezione internazionale. Il 14 marzo al Search inaugurerà la mostra partecipata “Quando tutto era sotto casa” dedicata a un settore importante della storia cittadina, quello del commercio. L’esposizione di documenti, fotografie, oggetti e materiali diversi, reperiti negli archivi storici e/o dati in prestito dagli stessi commercianti, potrà contribuire a rievocare il mondo delle attività commerciali che hanno operato ed ancora operano in città e delle presenze europee che dalla metà dell’800 hanno ridisegnato in molti settori i gusti e le abitudini di Cagliari. L’intento è anche quello di stimolare il dibattito, la riflessione e l’incubazione di idee e progetti, rivolti ad affrontare le sfide del mercato globale di oggi. Nei mesi di marzo e aprile, si svolgerà la nuova residenza d’artista dei Musei Civici, che rappresenta un prototipo di Eucho (European Cultural Home), elemento cruciale della candidatura. Dopo la prima esperienza di residenza che ha attivato un processo di rilettura collettiva del quartiere di Sant’Elia con il progetto Piccolo Caos – Sant’Elia Viva! di Marinella Senatore, quest’anno ospiti dalla città saranno una coppia di artisti della fotografia di rilievo internazionale: Vanessa Winship e George Georgiou. Molto diversi per espressività fotografica, ma uniti nella vita. La loro esperienza si fonderà con la città, nella quotidianità e nelle relazioni che rendono al meglio lo spirito di Cagliari e dei cagliaritani e si concentrerà nei quartieri di Is Mirrionis e San Michele, prendendo come base di lavoro il Castello di San Michele.

Altri eventi nel corso dell’estate popoleranno la città e contribuiranno a creare uno spazio condiviso per poter Giudizio della Commissione di valutazione sul progetto di candidatura di Cagliari. “La Commissione ha ammirato l’approccio e l’impegno mostrato nell’audizione nonché la spinta a consegnare una candidatura di successo. Il dossier di candidatura tratteggia in modo chiaro gli obiettivi del programma e si concentra sui risultati che la città vuole raggiungere, rafforzando la cooperazione nel campo della cultura e promuovendo il dialogo costante a livello europeo. La Commissione ha accolto con favore la struttura di governance per la sua capacità amministrativa di mettere in atto gli eventi futuri. E’ evidente l’impegno nel coinvolgimento attivo dei cittadini e degli operatori culturali per lo sviluppo del progetto. La Commissione ha notato diversi e positivi modi di declinare la dimensione europea , tra i quali lavorare e imparare da altre città europee insulari e l’uso della lingua sarda in una Europa delle lingue minoritarie. La Commissione ha osservato le EuCho – aree di creazione culturale e la loro evoluzione nel periodo 2014-2019 come un modello interessante per la promozione della mobilità transnazionale delle persone che lavorano nel settore culturale. I progetti delineati nel dossier di candidatura hanno mostrato una vasta gamma di partner europei . La Commissione ha apprezzato la politica orientata ai processi decisionali condivisi e il suo utilizzo nello sviluppo del programma Capitale Europea della Cultura”.