Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Silenzio, ascoltate l'anima della marimba

Fonte: L'Unione Sarda
14 febbraio 2014

 

Filippo Gianfriddo, timpanista del Lirico
«Perché la musica salverà il mondo» - Oggi e domani in concerto sul palcoscenico cagliaritano

 

S ceglie di avvicinarsi alla musica fin da piccolo, con uno strumento capace di catturare l'attenzione, e così è stato. Filippo Gianfriddo, timpanista del Teatro Lirico di Cagliari, acquisisce evidenza non soltanto per il ruolo che ricopre in orchestra, ma anche per talento e tenacia. Sarà interprete solista, oggi (ore 20.30) e domani (ore 19), nell'ambito della Stagione Sinfonica del Teatro Lirico di Cagliari del Concerto per marimba, vibrafono e orchestra, op. 278 di Darius Milhaud, autore di cui quest'anno ricorrono i 40 anni dalla morte. Il Concerto, dagli evidenti ritmi esotici, risale al 1947, periodo in cui Milhaud, addetto all'ambasciata francese in Brasile, rivolge particolare attenzione a questi strumenti.
Gianfriddo, fiorentino d'origine, trascorre gli anni di studio nella sua città. Intraprende lo studio delle percussioni vivendo la sua prima esperienza in una banda musicale, per poi passare alla rinomata Scuola di Musica di Fiesole e al Conservatorio di Firenze, dove si diploma. Inizia la conoscenza del mondo musicale classico internazionale con l'Orchestra Giovanile Italiana e con l'Accademia Toscanini a Parma. In questi anni entra in contatto con i più rilevanti percussionisti: Searcy, Rosen, Mortensen, Friedman, Grassi, Ben Omar. Prosegue la propria formazione all'estero deciso a rientrare in Italia solo se vincitore di concorso presso un'orchestra stabile. A Ginevra, nel Conservatoire Superieur de Musique, trova le giuste condizioni per potersi concentrare instancabilmente nello studio; vince nel giro di poco tempo audizioni in città tra cui Palermo, Genova, Cagliari, Ginevra, e poter fare ingresso a pieno titolo nel mondo del lavoro.
Nel 1996 vince il Concorso per il posto di Timpanista al Teatro Lirico di Cagliari, ed è da quel momento che si trasferisce in Sardegna. Di quegli anni ricorda con grande entusiasmo il lavoro con importanti direttori come Prêtre, de Burgos e Lorin Maazel. A Gérard Korsten, allora direttore musicale, riconosce un merito particolare per la crescita della compagine orchestrale, alla quale rivendica con orgoglio di appartenere. Ricorda con piacere le tournée con l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, diretta da Zubin Mehta e con l'Orchestra Symphonica Toscanini, diretta da Lorin Maazel, negli Stati Uniti, in Sud America ed in Giappone.
Nella marimba, originaria dell'Africa, riconosce il fascino della filosofia di quei luoghi secondo cui ogni oggetto possiede un'anima, mentre nel vibrafono, strumento più recente, il carattere tipicamente jazz.
Progetti futuri? La replica del Concerto di Milhaud all'estero e l'auspicio di far decollare il suo progetto di ensemble di sole percussioni. Una vita per la musica, che ritiene uno dei più straordinari antidoti contro l'involuzione culturale.
Luisa Sclocchis