Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«A scuola si parla di gay e lesbiche» È guerra sul web

Fonte: L'Unione Sarda
11 febbraio 2014

 

Progetto nel mirino

 

Un commento sul profilo Facebook del consigliere regionale Edoardo Tocco e sul web si è scatenata la “guerra dei generi”. Al centro della contesa la determinazione 11214/2013 con cui - scrive l'esponente Pdl - «il Comune pagherà degli esperti  per andare nelle nostre scuole elementari a spiegare ai bambini che se sono maschietti ma vogliono diventare femminucce non c'è nessun problema».
Apriti cielo. Contro Tocco sono piovute accuse di omofobia, soprattutto da Sel, ma in tanti hanno sposato la sua linea rincarando la dose. Il progetto del Comune, che ha tra gli obiettivi “contrastare gli stereotipi di genere che producono segregazione e limitano la piena espressione della persona”, non piace a Marco Pili, di Forza Italia, che accusa: «Spendono 10.000 euro per spiegare ai bambini in due scuole elementari che oltre a uomo e donna esistono anche gay, lesbo, trans e chissà cosa». Duro anche Daniele Caruso, segretario provinciale de La Destra: «Secondo loro maschio e femmina sarebbero stereotipi che producono segregazione. Vogliono mettere in atto un vero e proprio delirante lavaggio del cervello su bambini delle primarie». Più tardi, sempre su Fb, Tocco ha chiesto scusa attribuendo la paternità del primo post a «un ragazzo del mio staff» che ha affrontato il problema «in maniera approssimativa, grossolana e volgare», ma poi ha aggiunto: «Trovo assurdo che il Comune imponga la propria politica culturale nelle scuole, senza nessun coinvolgimento delle famiglie, mascherandolo come tentativo di inclusione sociale».