Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Non saremo più precari»

Fonte: L'Unione Sarda
11 febbraio 2014

 

 Il titolare del baretto Il Nilo aspetta già la fine dei lavori

 

«Cambierà in meglio, hanno detto. E che non saremo più precari». Gabriele Amerio, 66 anni, da 26 titolare del chiosco il Nilo, ha la compassata curiosità del veterano. «Lavoro al Poetto da decenni. Ero bambino quando iniziai a fare il garzone in un negozio nello stabilimento D'Aquila. Con gli anni ne sono diventato contitolare e poi, con mia moglie Anna Frongia, abbiamo rilevato il Nilo». Osserva gli operai che vanno e vengono dal cantiere all'interno dell'Ippodromo e sorride: «Chi passa fa domande, chiede come e dove inizieranno i lavori. Anch'io aspetto la nuova passeggiata ma so già che, con gli altri diciannove titolari dei chioschi concessionari, dovremo arretrate di tre o quattro metri verso la carreggiata». Non può essere più preciso: «Perché tutto è legato all'approvazione del Piano di utilizzo del litorale. Noi dovevamo chiudere e smontare tutto a fine dicembre, poi è stata concessa una proroga fino a giugno prossimo». In quel periodo i lavori di sistemazione del lungomare dovrebbero essere a buon punto: «Finalmente ci diranno dove potremo sistemarci in modo definitivo». È stanco di smontare il bar (“332 metri, mica uno scherzo”) e di spendere: «Per tirar su il chiosco, l'ultima volta abbiamo speso 120 mila euro, soldi che stiamo restituendo alle banche». Amerio però non è pessimista: «Faccio questo lavoro con spirito di servizio. Siamo sempre aperti e felici di essere utili ai clienti». Compresi i residenti della zona che protestano per la musica programmata fino a notte fonda. (p. p.)