Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sant'Elia, ecco il parco

Fonte: L'Unione Sarda
10 febbraio 2014

 

Progetto affidato all'architetto portoghese Nunes - Stanziato un milione e mezzo di euro per cambiare il volto del quartiere

 


João Nunes conosce bene la città. Il suo nome è già stato associato a un'altra area che attende da tempo una riqualificazione, il colle di Tuvixeddu. Ma durante l'ultima visita l'architetto portoghese ha voluto vedere da vicino la zona che lo impegnerà per i prossimi mesi: il futuro parco urbano di Sant'Elia.
Quindici ettari di verde tra l'Arena concerti e il Lazzaretto, a ridosso dei palazzi popolari di via Utzeri. Un progetto cui finora la Giunta non ha dato molta pubblicità ma che, nelle intenzioni del sindaco, dovrebbe essere il tassello fondamentale per la riqualificazione dell'intero quartiere. Per raggiungere l'obiettivo è stato scelto Nunes, archistar pluripremiata che ha già messo la sua firma sui paesaggi di Milano, Torino, Nantes, Madrid, Algeri, oltre a diverse città del Portogallo.
I FINANZIAMENTI Il Servizio parchi del Comune ha affidato la progettazione all'inizio dell'anno: questo primo passo costerà alle casse municipali 50mila euro, mentre per la realizzazione del nuovo parco sono a disposizione 1,5 milioni di euro, in arrivo in gran parte dagli stanziamenti del Piano città, un programma di investimenti statali sulle periferie dei capoluoghi italiani al quale ha aderito anche Palazzo Bacaredda, per cambiare il volto di Sant'Elia. Le linee-guida della progettazione verranno presentate - probabilmente nel corso di una conferenza stampa - nei prossimi giorni.
LA RIQUALIFICAZIONE Di sicuro, Nunes dovrà tener conto «della fruizione del sito per le vocazioni di tipo naturale che oramai da una decina d'anni lo caratterizzano», della vicinanza al mare e «della vocazione sportiva dell'area», con «la possibilità di fruire di servizi annessi», come dice la determina che assegna la progettazione all'architetto di Lisbona. Il lavoro «dovrà rispondere, oltre che alla richiesta di elevati standard di qualità, anche a tutti gli indirizzi previsti dallo strumento paesaggistico comunale e regionale», in modo da ottenere «in tempi ristretti, pena la perdita del finanziamento, tutti i nulla osta paesaggistici e i necessari pareri». La riqualificazione sarà profonda, visto che «il sito è risultato essere per diversi decenni, a partire dalla seconda guerra mondiale, area di scarico di rilevanti quantità di macerie».
Il parco sarà la normale prosecuzione verso l'interno del lungomare di Sant'Elia che l'amministrazione spera di inaugurare entro l'estate: un cantiere da 4,6 milioni di euro per un boulevard lungo poco meno di 500 metri e largo circa 26, completato da chioschi, servizi e terrazze panoramiche. Non ci saranno più le palme, previste nella prima versione del progetto: l'attacco del punteruolo rosso, che ormai ha compromesso pesantemente il paesaggio cittadino, ha costretto il Comune a un cambio in corsa, preferendo altre piante come ficus, carrubi e pini.
Non mancherà la pista ciclabile che collegherà il centro con il Poetto, grazie ad alcuni interventi pensati per connettere le piste già esistenti. La Giunta vuole realizzare un ponte sul canale di San Bartolomeo, in modo da collegare la corsia dedicata alle due ruote che inizia a Su Siccu alla passeggiata di Sant'Elia. Poi, attraversando le aree militari sul colle di Calamosca (è già stato avviato un dialogo con gli enti coinvolti) si arriverà più o meno all'ingresso di Marina Piccola.
IL PORTICCIOLO Nel frattempo un altro progetto legato a Sant'Elia potrebbe muovere i primi passi: due settimane fa il Servizio Lavori pubblici ha stanziato i 3,8milioni di euro per il porticciolo della piccola pesca: il primo lotto di lavori è stato aggiudicato al consorzio composto dalla Ciro Menotti (che avrebbe dovuto realizzare il parcheggio sotterraneo di via Roma e che ha portato a termine diversi altri interventi in città) e la Pascucci opere pubbliche. Le due società dovranno occuparsi della progettazione e della costruzione dei nuovi moli foranei, dei dragaggi e delle banchine.
Michele Ruffi