La proposta alla Cagliari calcio è stato formalizzato dalla Clarin, la società a cui il club aveva affidato i lavori per la sistemazione delle tribune nello stadio. In questo modo potrebbero entrare al più presto 16 mila spettatori

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Una proposta per risolvere la questione del Sant'Elia: un cantiere superveloce che consenta entro sette giorni di sistemare le tribune che mancano ancora all'appello in modo da far entrare allo stadio al più presto 16 mila spettatori. Tutto questo con il pagamento degli interventi a opere concluse.

L'invito al Cagliari calcio è stato formalizzato dalla Clarin, la società a cui il club aveva affidato i lavori per la sistemazione delle tribune nel Sant'Elia. Un rapporto che, però, si era bruscamente interrotto lo scorso ottobre con relativi strascichi in tribunale. La proposta della Clarin risponde all'invito del tribunale a verificare la possibilità di una pacifica soluzione del contenzioso.

La prima mossa parte dalla società di costruzioni con l'impegno a sistemare e a realizzare tribune e vie di esodo in soli sette giorni. "Crediamo fermamente - si legge nella proposta firmata dall'avvocato della Clarin Walter Lombardi - che questa proposta mantenga inalterate le posizioni delle società contendenti offrendo una equilibrata via di uscita ad una situazione che sta impedendo al Cagliari di disporre di uno stadio all'altezza del campionato in cui milita, sta penalizzando i tifosi e sta danneggiando ditte locali, maestranze e lavoratori che erano impegnate nella realizzazione della struttura".