Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Imu: 500 milioni ai Comuni, aliquota Tasi fino allo 0,3%

Fonte: La Nuova Sardegna
29 gennaio 2014

 
PRIMO ACCORDO ANCI-TESORO



ROMA Governo e Anci hanno raggiunto un accordo sulle risorse necessarie per garantire alla Tasi la stessa copertura dell’Imu 2013. Nel corso di un incontro al ministero dell’Economia, a cui hanno preso parte il ministro degli Affari regionali Graziano Delrio e il sottosegretario del Tesoro Pierpaolo Baretta, è stato calcolato un ammanco di 700 milioni nelle casse dei sindaci (meno del miliardo denunciato dai Comuni), di cui 500 già individuati. Per i 200 milioni mancanti il ministero dell’Economia cercherà di trovare una soluzione in tempi rapidi. Ad annunciarlo è stato il presidente dell’Associazione dei Comuni, Piero Fassino, che ha spiegato come su prima o seconda casa si potranno alzare le aliquote fino allo 0,8 per mille per la copertura delle detrazioni per le famiglie a basso reddito. L’aliquota base della Tasi potrà quindi oscillare tra il 2,5 e il 3,3 per mille. Per quanto concerne i piccoli Comuni, quelli con meno di 5mila abitanti, è partito un iter normativo che dovrebbe portare all’azzeramento del patto di stabilità. «L’esito dell’incontro - ha spiegato Delrio - prevede la garanzia per milioni di famiglie, specie le meno abbienti, del mantenimento dell’esenzione nella nuova tassa sulla prima casa e tende anzi a estendere l’esenzione ancora più di prima, con la precedente imposta. Occorre lavorare per garantire il gettito mancante ai Comuni rispetto all’aliquota precedente». In Parlamento intanto è in discussione il decreto Imu-Bankitalia. Il provvedimento decade alla mezzanotte di oggi e alla Camera si va ad oltranza, senza limiti e «ghigliottine» all’azione di ostruzionismo dei 5 Stelle. Non è più scontato che il governo possa portare a casa la conversione in legge del testo su cui la scorsa settimana ha incassato la fiducia. Il ministro Dario Franceschini attacca: se il decreto non sarà convertito per colpa dello «stupefacente atteggiamento di M5S, milioni di italiani dovranno andare a pagare la seconda rata Imu». Il M5S però non desiste, contro una «privatizzazione» di fatto dello nostra banca centrale. I deputati hanno a disposizione dieci minuti a testa per intervenire, per un totale di quasi diciassette ore. Se dalle 10 si andasse avanti senza interruzione si finirebbe dopo le tre del mattino. Dopo la mezzanotte, quindi, quando il decreto scadrà.