Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lirico, la spunta Meli

Fonte: L'Unione Sarda
28 gennaio 2014

 

Al nuovo sovrintendente quattro voti su 6 del Cda - Seduta di appena mezz'ora per scegliere la guida del teatro

 


Quattro voti a due: Mauro Meli è il nuovo sovrintendente del Teatro lirico. Succede a Marcella Crivellenti, giubilata da una sentenza del Tar nell'ottobre scorso. Per il maestro cagliaritano, 60 anni, ex sovrintendente del Teatro Regio di Parma e prima ancora della Scala di Milano, è un ritorno: aveva guidato il Lirico per sette anni, dal 1996 al 2003. «L'uomo giusto», dice Gualtiero Cualbu, componente assieme a Mario Marchetti, Maurizio Porcelli, Giorgio Baggiani e Giovanni Follesa del consiglio di amministrazione della fondazione del Teatro lirico presieduto dal sindaco Masssimo Zedda, «per rimettere in moto e far marciare il nostro teatro».
LA SEDUTA Mezzogiorno e mezzo, tutti puntuali: il Cda si riunisce nella sede del teatro a Sant'Alenixedda per la nomina della nuova guida del Lirico che affanna tra ristrettezze economiche e la campagna abbonamenti della stagione sinfonica che non decolla. «Era il solo punto all'ordine del giorno», chiarisce Mario Marchetti.
La riunione inizia alle 12,40. Prende la parola per primo Massimo Zedda: indica Paolo Miccichè (regista, mago delle installazioni con l'“Architectural show” ed esperto di grandi allestimenti) contrariamente al nome proposto nella riunione del 17 gennaio, quando le sue preferenze caddero su Umberto Fanni, ex direttore artistico dell'Arena di Verona, direttore in questi mesi del teatro cagliaritano. Anche Mario Marchetti (nominato consigliere la settimana scorsa), chiamato a pronunciarsi subito dopo il sindaco, indica Miccichè.
LA SVOLTA La seduta ha una svolta quando prendono la parola Giorgio Baggiani, Gualtiero Cualbu, Giovanni Follesa e Maurizio Porcelli: la loro scelta cade su Mauro Meli. Dall'inizio della riunione sono trascorsi 25 minuti. Tutto è stato veloce (indicazione e motivazione), nessun intoppo. Ciascun consigliere ha fatto la sua dichiarazione di voto in pochi minuti. Nel rispetto dell'articolo 9 dello statuto che detta le regole per la nomina del sovrintendente. «Interventi fatti in un clima estremamente rilassato», sottolinea Porcelli.
È quasi l'una quando i consiglieri si guardano in volto, l'esito è nei fatti: Mauro Meli ha vinto. Quattro voti a suo favore contro due: e tra chi non ha votato per lui c'è il sindaco Zedda.
«Ma non c'è stata una spaccatura», prova a minimizzare Cualbu. «Le diversità di vedute sono naturali quando si prendono decisioni di questa importanza. È un fatto fisiologico». Per l'elezione occorreva la maggioranza assoluta: 3 voti più uno in un Cda di sei componenti. Marchetti concorda: «È stato un voto democratico, e alla fine, quando si sceglie, si deve rispettare il risultato con serenità».
L'ANNUNCIO Il battesimo di un sovrintendente non prevede rituali particolari. Cualbu, dopo il lavoro del Cda, ha soltanto invitato il presidente della Fondazione a comunicare l'esito al nuovo sovrintendente. Lo stesso Meli potrà poi “nominare e revocare, dopo aver sentito il Cda, il direttore artistico individuandolo tra i musicisti più rinomati e di comprovata competenza teatrale”. Tra i poteri del sovrintendente la nomina dei collaboratori (“della cui attività risponde direttamente”), compreso il direttore musicale “ferme restando le competenze del direttore artistico”. Durante la seduta del Cda non si è discusso d'altro. Del compenso di Meli, per esempio.
L'ATTESA Alle 13,15 era tutto finito. Pochi minuti dopo le auto dei sei consiglieri di amministrazione hanno lasciato il teatro. «Abbiamo voluto un sovrintendente», dice Cualbu, «con il compito di ridare slancio a un teatro dalle enormi potenzialità. Le attese dei lavoratori sono tante. Tutti quanti, dai sindacati ai coristi, dagli orchestrali alle componenti che animano il Lirico, aspettano soltanto di avere una guida che consenta di programmare secondo efficienza e chiarezza di obiettivi». L'attesa è iniziata.
Pietro Picciau