Si espongono in pochi

«Sul Teatro Lirico abbiamo esposto dubbi sulle modalità con le quali è stata nominata Marcella Crivellenti, ma Mauro Meli potrebbe essere addirittura peggio», dice Enrico Lobina, consigliere comunale della Federazione della sinistra. «Meli ha gestito in modo troppo facile le finanze pubbliche dedicate al teatro. Questa situazione preoccupa».
Trovare, a caldo, commenti critici al ritorno del sovrintendente che in passato ha guidato il teatro per otto anni non è facile. Tra gli addetti ai lavori pochi vogliono esporsi.
I sindacati, in questi mesi molto attivi nel contestare Marcella Crivellenti e il sindaco Massimo Zedda riflettono - per ora - senza diramare comunicati ufficiali.
Eppure l'ipotesi di un ritorno di Meli non era tra le loro preferite. Anzi. Poco più di un anno fa, quando si parlò di un possibile atto secondo, Annalisa Pittiu (Cisl), ricordò: «I problemi finanziari sono iniziati con lui. Anche se è vero che è stato bravo a rilanciare il Teatro, riportarlo su quella poltrona sarebbe una minestra riscaldata».
Massimiliano Cecalotti (Usb), disse: «I fatti dicono che Meli dopo tre mesi è stato mandato via dalla Scala, poi è andato a Parma, dove ha lasciato un buco di 5 milioni».
Michele Ruffi