Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Musica, conti stonati

Fonte: L'Unione Sarda
27 gennaio 2014

 

«Clientelismo e grave spreco di soldi pubblici» - I vertici della Scuola civica sono chiamati a risarcire l'Erario

 

Il blitz alla vigilia delle ultime elezioni comunali. Il 22 gennaio del 2011 il Consiglio di amministrazione della Scuola civica di musica, ente strumentale municipale presieduto da Maurizio Porcelli (Forza Italia), assume decisioni choc: sei contratti di collaborazione per guardiani, custodi e cassieri prolungati di cinque anni sino al 2016, l'incarico per il direttore artistico Luigi Puddu e il suo vice, Giorgio Baggiani, addirittura sino al 2021.
Tutto lecito secondo l'ex sindaco Emilio Floris, un misfatto secondo il nuovo primo cittadino Massimo Zedda che, dopo la vittoria elettorale, si è trovato impossibilitato a gestire la Scuola civica diventata di fatto feudo del centrodestra. Uno spreco di denaro pubblico e clientelismo puro anche per la Procura della Corte dei conti. Lo sostiene il vice procuratore del Tribunale contabile Mauro Murtas, autore di un'inchiesta minuziosa arrivata sino alla richiesta di risarcimento all'Erario: a restituire alle casse pubbliche la somma di 229.923,38 euro sono chiamati Maurizio Porcelli (52 anni, presidente del Cda della Scuola di musica ed ex presidente della commissione consiliare alla Cultura), Giorgio Baggiani (49 anni) e Marco Ravasio (62 anni), membri del Cda della Scuola civica, il direttore artistico Luigi Puddu (47 anni) e il direttore amministrativo Sergio Manca (69 anni, ex funzionario del Comune).
L'INCHIESTA Figura chiave nella vicenda è proprio quella di Sergio Manca. Un ruolo che in base ai regolamenti spetta a un funzionario comunale e come tale non dovrebbe essere retribuito. Invece Manca, pur essendo in pensione dal 2001, ha continuato a svolgere l'incarico di direttore amministrativo della Scuola civica di musica sino alla fine del 2011, con un compenso di 3.600 euro all'anno. Contestato anche l'affidamento della contabilità (senza una gara pubblica) a una ditta esterna, consegnata agli uffici del Comune spesso in ritardo e con tanti errori. Curiosa anche la posizione di Giorgio Baggiani, nella duplice veste di consigliere di amministrazione e di vice direttore artistico, una figura (retribuita, 300 euro al mese) non prevista dallo statuto della Scuola civica. E, poco prima delle elezioni comunali, l'incarico gli era stato confermato sino al 2021. Nella stessa seduta del Cda, pochi mesi prima delle elezioni comunali, il maestro Luigi Puddu suggeriva la proroga del proprio incarico di direttore artistico sino a tutto il 2021 (2.500 euro al mese). Proposta accolta dal Cda, ovviamente.
I CONTRATTI A Maurizio Porcelli, volto molto noto della politica cittadina, a Ravasio e a Puddu viene contestata la disinvoltura con la quale hanno autorizzato contratti di assunzione in regime di co.co.co per sei dipendenti (custodi, guardiani e cassieri) sino al 2016, «mentre la legge prevede questa forma di lavoro solo per prestazioni saltuarie, occasionali o stagionali, non stabili», sostiene il pm.
Tutto questo, secondo l'accusa, in una sorta di caos amministrativo organizzato proprio per nascondere i presunti illeciti, smascherati dopo l'arrivo in Municipio del nuovo sindaco Massimo Zedda e di una rinnovata classe dirigente nella Scuola civica, che hanno denunciato tutto alla Corte dei Conti.
Paolo Carta