Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I senegalesi al sindaco: «Incontriamoci al più presto»

Fonte: L'Unione Sarda
27 gennaio 2014

 

Il portavoce Ndiaye dopo l'ultima aggressione: episodio spiacevole

 

«Purtroppo negli ultimi anni ci sono stati alcuni episodi spiacevoli, ma questo non può mettere in discussione quasi trent'anni di convivenza civile tra la nostra comunità e i cagliaritani». Abdou Ndiaye, portavoce dei circa settecento senegalesi in città, prende posizione dopo l'incidente di due giorni fa nei parcheggi di Carrefour (Quartu): aggressione ai danni di un automobilista quartese.
LA MAPPA Da qualche tempo la vendita di fazzoletti e calze ha lasciato posto a quella di cd e dvd e, soprattutto, all'attività di parcheggiatori abusivi. Ma solo una minoranza degli africani presenti in città lavora in mezzo alla strada, e controlla le vie e i parcheggi più affollati. I più “aggressivi” sono i giovani che si trovano sotto le due sponde di Castello, nella zona dell'ospedale Civile e lungo il Terrapieno. Negli ultimi anni una nuova generazione di giovani ha preso il posto dei genitori e non sono rare le discussioni con gli automobilisti in cerca di parcheggio.
NDIAYE «Ci sono dei problemi da risolvere, è innegabile», riconosce Ndiaye. «Abbiamo già parlato con il gruppo Pd del Comune e stiamo aspettando una risposta dal sindaco Zedda. Serve l'apertura di un dialogo per trovare le criticità e cercare soluzioni insieme».
L'INVITO Il portavoce di chi arriva da Dakar e dintorni spera che si trovi presto una soluzione. «Non bisogna aspettare che succeda qualcosa. Di sicuro il sindaco ha tanti e urgenti problemi da affrontare, ma rinnovo il nostro invito: incontriamoci al più presto».
Ma non ci sono solo le tensioni tra automobilisti e senegalesi. Nella maggior parte dei casi i rapporti e la convivenza sono distesi, come intorno al mercato di San Benedetto. Lì capita che molti utenti lascino la propria auto in mano ai giovani che si occupano di trovare un posto libero e pagare il ticket.
I VETERANI Ma se c'è chi si ingegna per sbarcare il lunario, resistono anche i senegalesi “vecchio stile”, quasi sempre in là con gli anni, che continuano a lavorare ai semafori con i fazzoletti di carta. E se questa è la prima attività a cui si sono dedicati i pionieri arrivati in città dal Senegal, non è così per le nuove leve, giunte prevalentemente dalla Nigeria.
SPICCIOLI Si sistemano lungo i marciapiedi - via Roma, il largo e piazza Repubblica le zone preferite - e tendono la mano o il cappello per chiedere l'elemosina. Un atteggiamento diverso da quello dei senegalesi che non hanno mai accettato la carità fine a se stessa. I nuovi arrivati si limitano a chiedere, insistentemente ma col sorriso, due spiccioli ai passanti.
Marcello Zasso