Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Manifattura, caserme, ospedali: scheletri di cemento disabitati

Fonte: L'Unione Sarda
21 gennaio 2014

- Un tour tra il degrado e l'incuria delle strutture abbandonate

 

Appartamenti, palazzine, ex cliniche, vecchie caserme e presto un carcere e l'ospedale Civile. Un tesoro incorniciato nel paradiso terrestre del Poetto, di Molentargius, di Santa Gilla e del centro storico. Migliaia di metri cubi non utilizzati. Il problema è tutto qui: che fare di questo patrimonio che, oltre a essere fonte di sperpero di denaro pubblico, rischia di sbriciolarsi? La politica ha il dovere di dare risposte a una città che si sta spopolando (in pochi anni ha perso oltre 10 mila abitanti) per i prezzi delle abitazioni e per le scarse opportunità offerte ai giovani.
CAPITALE DELLA CULTURA Parafrasando uno slogan elettorale di qualche anno fa, il capoluogo deve diventare la capitale dei ragazzi. Non è difficile, anzi. I cagliaritani dovrebbero semplicemente adeguare la loro naturale inclinazione al commercio e trasformarsi in albergatori o ristoratori. In impresari di ricettività. Provate solo a immaginare Calamosca, le sue caserme in disuso trasformate in ostelli messi a disposizione, a prezzi politici, degli studenti europei (e non solo), e che, grazie anche alle compagnie aeree low cost, sarebbero disposti a trasferirsi qui. Per non parlare del carcere di Buoncammino e delle sue celle che, una volta trasferiti i detenuti a Uta, potrebbero diventare delle stanze per universitari orfani della Casa dello studente di via Roma e ora ospitati nel college del seminario arcivescovile. E le cliniche Macciotta e Aresu, l'ex Manifattura Tabacchi, l'area dell'aeroporto militare di Elmas e l'ex postazione dell'Aeronautica di viale Sant'Avendrace. Discorso a parte merita l'ex caserma di Monte Urpinu dell'Aeronautica che per colpa di politici regionali inetti non solo è abbandonata, mentre sarebbe potuta diventare la sede dell'Ente foreste (il passaggio era già stato siglato), ma costa centinaia di migliaia di euro all'anno per la vigilanza. Uno scandalo. Così come è scandaloso l'ex Ospedale Marino, mostro di cemento e ferri arrugginiti sulla spiaggia dei Centomila.
SCELTE GIUSTE E SBAGLIATE Per una volta sarebbe il caso di prendere esempio dagli enti pubblici. Giusta la scelta di trasferire la prefettura dalla Scala di Ferro (in affitto) all'ex Tribunale militare. Bene farà l'amministrazione penitenziaria quando trasferirà gli uffici da una costosissima palazzina di via Tuveri all'anello esterno del carcere di Buoncammino. Non sarebbe male che anche i carabinieri affrontassero l'ipotesi di lasciare l'edificio di via Nuoro (in locazione) per prendere in considerazione un trasferimento a San Bartolomeo. Farebbero risparmiare una marea di soldi ai contribuenti.
LA SOLUZIONE Non c'è dubbio, è necessario trovare subito un'intesa tra pubblico e privato, magari cooperative o associazioni giovanili senza scopo di lucro. Calamosca, lungomare Poetto, Molentargius e Santa Gilla devono essere riqualificate per un turismo ecosostenibile. In attesa del grande progetto da realizzare coi fondi europei 2014/2020. (a. a.)