Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sport, il record di impianti abbandonati

Fonte: L'Unione Sarda
21 gennaio 2014

- Dallo skatepark di via Rockefeller alla piscina di San Michele mai nata: la mappa delle incompiute

 

Impianti mai terminati o in disuso da anni. Anche nel mondo dello sport cagliaritano non mancano le situazioni di abbandono. A San Michele c'è una piscina mai nata. Dopo anni di attesa, l'avvio dei lavori, ma solo a singhiozzo, fino all'abbandono del cantiere. Alle spalle di via Abruzzi, tra via Campeda e via Mandrolisai, c'è la struttura mai ultimata: una piscina che avrebbe dovuto svolgere un ruolo sociale in una delle zone più difficili della città. Ma è tutto abbandonato. Il Comune ha previsto una stanziamento da mezzo milione di euro per completare l'opera, ma per ora resta solo la grande beffa ai danni del quartiere.
Sono tanti gli impianti sportivi che non versano in buone acque e, per uno che ha ripreso vita (in via Fracastoro le lezioni di tennis e un orticello hanno preso il posto delle erbacce), continua ad esistere solo sulla carta quello di viale Regina Elena. Un tempo lì c'erano i campi sportivi dove si allenavano gli studenti delle scuole superiori prive di palestra. Poi arrivò la realizzazione del parcheggio multipiano con la previsione di ricreare sopra uno spazio destinato allo sport. Ma nulla è mai stato fatto. Quell'area, da cui si gode un panorama mozzafiato, è frequentata solo da gruppi di giovani e amanti dello skate, ma dell'impianto sportivo nessuna traccia. L'estate scorsa il Comune ha prorogato fino al 2033 la concessione dell'impianto che non c'è alla società Gs New Point San Giovanni. Il progetto iniziale ha subito così tante modifiche e intoppi nei vari uffici comunali che i costi sfiorano ora il milione di euro per realizzare campi sportivi e servizi accessori e di ristorazione. Il Comune ha sei milioni di euro in tasca per risistemare i vari impianti sparsi per la città perché ha dirottato i fondi che la Regione aveva stanziato per la realizzazione di un nuovo Palazzetto dello sport.
Nel frattempo, quello di via Rockefeller non è di certo in buone condizioni, così come non lo è tutto il polo sportivo di via Pessagno, tra campi da calcio, pista da pattinaggio, palestre e lo skatepark, curato solo dagli appassionati. L'ex campo Coni è stato rimesso in sesto (dedicato a Riccardo Santoru) e Palazzo Bacaredda ha previsto di realizzare una copertura per la pista d'atletica. Anche al Tennis club di Monte Urpinu è prevista la realizzazione di alcuni campi coperti. Nel polo sportivo di via Rockefeller e dintorni è compreso non solo il Sant'Elia (su cui ora si sono riaccesi i riflettori), ma anche la Cupola geodetica , meglio nota come il Pallone Italia '90. Dopo anni di abbandono la struttura viene ora utilizzata per varie discipline sportive, ma non è curata e sfruttata come dovrebbe.
Con i soldi a disposizione, il Comune sta cercando di mettere pezze nei vari impianti sportivi malandati che ha a disposizione, anche se nel sito istituzionale risulta ancora disponibile il campo Cima, che nel frattempo è però diventato il laghetto con le anatre del Parco della Musica.
Marcello Zasso