Rassegna Stampa

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Giuseppe Farris: "Primarie per scegliere il sindaco del centrodestra"

Fonte: web Castedduonline.it
21 gennaio 2014

 


Intervista a tutto campo col leader di Forza Italia in consiglio comunale: "Vi spiego dove sta sbagliando la giunta Zedda, praticamente dappertutto. La mia prima idea? Via Roma pedonale sul lato portici insieme al Largo Carlo Felice"


Autore: Federica Lai il 21/01/2014 01:54

 

 

 


Stadio, Teatro Lirico, Anfiteatro, sono alcune delle incompiute dell’amministrazione Zedda secondo il centrodestra cagliaritano, che sollecita sulla pedonalizzazione di via Roma e Largo Carlo Felice da trasformare in una grande piazza fronte porto.  E per le prossime elezioni comunali il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Giuseppe Farris, propone le primarie per scegliere il candidato sindaco.

Anno nuovo, Giunta nuova. Secondo lei ci sono i presupposti per l'operazione rilancio con il nuovo esecutivo targato Zedda?

Certo che no. Massimo Zedda e i suoi sostenitori, che sono sempre meno perché appoggiarlo è diventato imbarazzante anche per tanti ex fedelissimi, parlano di rilancio di Cagliari da prima delle elezioni. I cagliaritani hanno visto solo danni e pastoie allo sviluppo della città. E non è certo con un rimpasto preelettorale, fatto per placare  i partiti alleati,  che si potrà ovviare a trenta mesi di devastazione. Il Pd, che sino a qualche mese fa criticava Zedda quasi quanto noi, adesso gli tende la mano. Ma è un inganno: vogliono solo dare una parvenza di armonia in vista delle elezioni regionali.

Dopo due anni e mezzo quali sono le principali incompiute di questa amministrazione di centrosinistra?

Sarebbe facile rispondere che è più veloce fare l’elenco delle “compiute”: nessuna. Ci propinano inutili concorsi di idee, annunci e piani triennali che sono solo libri dei sogni senza risorse spendibili. Ma senza scendere troppo nel dettaglio: il Cagliari gioca ancora in un rudere, il sovrintendente del teatro Lirico non c’è e quella che c’era è stata rimandata a casa dai giudici del Tar, l’Anfiteatro resta chiuso e abbandonato, non è stata attuata alcuna delle politiche di risparmio energetico tanto decantate, le attività di ristorazione aspettano ancora un regolamento chiaro sulle concessioni e intanto fioccano le multe, le associazioni culturali non hanno spazi.  Poi c’è il capitolo politiche sociali, fondamentale in un periodo di crisi come questo: cosa bisogna aggiungere al fatto che l’assessore di Zedda, del suo stesso partito, Sel,  se n’è andata, sbattendo la porta, perché il sindaco non faceva funzionare il suo assessorato? La manutenzione delle strade, poi, non esiste. E l’appalto per la raccolta dei rifiuti? Ho perso il conto delle volte che è stato annunciato il bando come imminente. Intanto la Tares è stata una fucilata per i cagliaritani. L’elenco è lungo, per saperne di più basta camminare per strada e chiedere al primo passante a caso: sarà molto meno diplomatico di me.

Mi dica cinque sue idee per cambiare la città se fosse sindaco di Cagliari.

A proposito di Tares e imposte: stando all’opposizione abbiamo fatto approvare un maxi-emendamento da un milione sul bilancio comunale: grazie a questo, a noi,  è stata ridotta l’Imu. Sulla pressione fiscale comunale i margini di manovra sono ampi e su questo si dovrebbe agire. Per il resto, Cagliari è una città meravigliosa che non ha bisogno di essere stravolta, basta trasformare il suo potenziale in realtà. E io ho delle idee da amministratore, senza necessariamente fare il gioco del “se fossi sindaco”. Sul turismo: bene  le crociere, ma Cagliari deve essere meta di turisti stanziali. Bisogna saperla vendere e non servono grandi spese: siti e social network sono veicoli economici per campagne realizzate da creativi, con progetti messi a bando,  che mostrino le meraviglie della città. Viabilità: da anni dico che via Roma deve essere pedonale sul lato portici, e il mio sogno sarebbe estendere il regime anche al Largo Carlo Felice. Ovviamente, per questa piazza fronte porto, deve essere studiata la viabilità alternativa: io l’ho già fatto. Ambiente e sviluppo: da viale La Playa al confine del Poetto di Quartu, passando per Calamosca e Sant’Elia,  io vedo un’unica  risorsa,  il mare. Solo una visione unitaria permette di cogliere quanti posti di lavoro si potrebbero creare, anche con l’apporto di investitori, con la nautica, le strutture ricettive, gli sport acquatici, le meraviglie come la Sella del Diavolo. Con un limite invalicabile: il rispetto dell’ambiente. Di una cosa sono certo: qualunque decisione, in qualunque settore, va adottata solo con il supporto e il confronto degli addetti ai lavori, dai protagonisti del settore in città. Buona amministrazione, quindi, e collaborazione.

Chi sarà il candidato del centrodestra alle prossime elezioni comunali? Lei accetterebbe l'incarico? Cosa ne pensa dell'ipotesi Massidda?

In questa consiliatura il centrodestra ha dimostrato, compatto, di essere una validissima alternativa per il governo della città e il nostro cammino nel deserto, all’opposizione, viene e sarà valorizzato dagli elettori.  Forza Italia, a Cagliari, è rappresentata da coloro che siedono in consiglio comunale. Mancano due anni alla scadenza naturale del mandato, un tempo che in politica è un’enormità. Inutile fare nomi adesso. Ma il candidato, questa è la mia proposta, deve essere scelto attraverso primarie che coinvolgano i cagliaritani, che potranno scegliere chi sarà il loro prossimo sindaco.