Rassegna Stampa

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Scuola civica di musica, non c'è pace: i corsi non partono ancora

Fonte: web Castedduonline.it
16 gennaio 2014

 


Maxi ritardi nelle lezioni, mentre continua l'inchiesta giudiziaria alla scuola di musica. L'assessore Puggioni: entro fine gennaio 400 iscritti

 


Autore: Federica Lai il 15/01/2014 21:08

 

 

 


Non c’è pace per la Scuola civica di Musica. Un’inchiesta giudiziaria che vede cinque indagati per abuso d’ufficio, di cui due anche per truffa, e i corsi che non sono ancora partiti. Come se non bastasse c’è di mezzo anche una diffida inviata dal legale di alcuni docenti contro il Comune. Ma dall’assessore alla Cultura, Enrica Puggioni, arrivano alcune precisazioni. “I corsi – spiega – partiranno entro il 31 gennaio con circa 400 iscritti. Ci sono stati dei ritardi dovuti al fatto che andava definita la direzione artistica in questa fase di transizione dalla gestione tramite il Consiglio di amministrazione all’internalizzazione dell’ente musicale”.

E’ di ieri la notizia della chiusura dell’inchiesta per abuso d’ufficio a carico del direttore artistico della Scuola  Luigi Puddu, l’ex vicedirettore  Giorgio Baggiani e il funzionario Sergio Manca, insieme all’ex presidente Maurizio Porcelli, attuale consigliere comunale del Pdl, e per Marco Ravasio, componente del Cda su cui ricade anche l’accusa di presunta truffa. Vicende che mettono in luce una cattiva gestione precedente, e che inevitabilmente si ripercuote su quella attuale. La scadenza delle iscrizioni ai corsi erano previste per il 2 dicembre scorso, poi prorogata al 22, e sarebbero dovuti cominciare prima dell’inizio del 2014. Ma così non è stato. Ad oggi tutto tace in via Venezia 23, e l’assessore oggi assicura che entro la fine del mese i 400 iscritti potranno cominciare le lezioni.

E poi rimane la diffida inviata al Comune da alcuni docenti vincitori dell’ultimo concorso, ma “esclusi” perché quest’anno gli incarichi verranno affidati a persone che risultano nella stessa graduatoria, ma nelle posizioni inferiori. “E’ un procedimento che la legge consente – aggiunge l’assessore Puggioni -  dal momento che si tratta di contratti co co co. L’unico errore, forse, è stato fare un concorso solo per un anno”. Ma i docenti promettono battaglia. “Stiamo valutando – sottolineano – l’ipotesi di presentare ricorso: una soluzione estrema che comporterebbe il blocco totale della scuola”.