Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Alla scuola civica anche i soldi di Cellino

Fonte: La Nuova Sardegna
15 gennaio 2014

Inchiesta chiusa a Cagliari, cinque indagati per abuso d’ufficio tra cui due membri del Cda del Lirico




CAGLIARI Direttore artistico della scuola civica di musica, il maestro di chitarra Luigi Puddu ha proposto, verbalizzato e firmato la delibera che il 14 aprile 2011 ha fatto diventare stabile il proprio rapporto di lavoro a tempo determinato, un co.co.co che doveva scadere nel 2021. Un caso di abuso d’ufficio per il pm Giangiacomo Pilia che ha chiuso l’inchiesta sulla gestione «fai da te» dell’istituzione musicale del comune di Cagliari, autentica fabbrica di favori finita nel mirino della Procura solo grazie all’intervento dell’amministrazione Zedda. Gli indagati sono cinque, tutti i componenti con diritto di voto del consiglio di amministrazione espresso dall'amministrazione di centrodestra guidata da Emilio Floris: il presidente Maurizio Porcelli, il vicepresidente Giorgio Baggiani, i consiglieri Marco Ravasio e Luigi Manca cui va aggiunto il direttore artistico Luigi Puddu, una sorta di eterno plenipotenziario della scuola cui l’organo amministrativo aveva destinato un contratto fino al 2021 trasformato a tempo indeterminato in chiusura di mandato. Porcelli e Baggiani fanno parte ancor’oggi del consiglio di amministrazione del teatro lirico. Caduta l’accusa di peculato, le imputazioni contestate dal magistrato sono quelle di abuso d'ufficio in relazione a sei fatti. Nell’atto di chiusa indagine compare però a sorpresa anche la tentata truffa, contestata solo a Porcelli e Ravasio, che come amministratori in successione sono imputati di aver incassato la maggior parte di un finanziamento regionale di 200 mila euro destinato al progetto musicale Pop Rock 2009-2010, comunicando alla Regione di averlo girato alla scuola Fanny di Massimo Cellino: in realtà non era vero, ma pur di ottenere il resto della somma Ravasio - così scrive il pm Pilia nel capo d’imputazione - Ravasio avrebbe prodotto un atto in cui si attestava che la manifestazione finanziata s’era svolta regolarmente. Le altre imputazioni di abuso d’ufficio non sono che un florilegio di assunzioni in barba alla legge: dal responsabile della gestione amministrativa Sergio Manca, messo sotto contratto malgrado fosse un pensionato del comune, al maestro Puddu, co.co.co per decenni così come Baggiani. Poi ancora le assunzioni di cinque dipendenti, quando l’amministrazione Floris stava per decadere, con contratti fino al 2016. Ora gli indagati hanno venti giorni di tempo per farsi interrogare o produrre atti difensivi. (m.l)