Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ermellini, fischi e pochi soldi: al via l'anno accademico

Fonte: L'Unione Sarda
14 gennaio 2014

 

 

 

Ieri mattina è stato inaugurato l'anno accademico 2013-2014. L'Università razionalizza l'offerta formativa e collabora con l'Ateneo di Sassari.


Docenti e rettore sfilano con la toga di ermellino mentre fuori dal Rettorato un gruppo di lavoratori fa un gran baccano. L'anno accademico si apre tra fischi, urla e suoni di sirena. I dipendenti delle ditte d'appalto non risparmiano nemmeno l'inno di Mameli e quando gli altoporlanti dell'aula magna di via Università diffondono le note di Fratelli d'Italia il rumore stridulo dei fischietti assesta un duro colpo alla solennità della cerimonia. Il rettore Giovanni Melis chiede scusa per l'inconveniente, ribadisce che la controparte dei lavoratori non è l'Univerisità e poi legge la lunga relazione. In 45 minuti fa il punto sullo stato di salute di un Ateneo che, come tanti altri, è costretto a fare i conti con i tagli ministeriali e con il malumore del personale tecnico amministrativo che per protesta non ha partecipato alla cerimonia di ieri mattina.
I CONTI DELL'UNIVERSITÀ Il Governo taglia i fondi, ma i conti dell'Università sono in ordine. «I conti sono in regola - spiega il rettore - ma le università sarde continuano a perdere risorse: i finanziamenti sono rapportati ai risultati, ma noi siamo riusciti a non aumentare le tasse e confermare tutte le esenzioni per gli studenti in difficoltà».
ISCRIZIONI IN CALO Sono sempre meno i giovani che si iscrivono all'Università (dai 4409 del 2008-2009 ai 3790 del 2012-2013. Attualmente gli iscritti sono 29 mila: 6 mila in meno rispetto al 2008-2009. Non accusa forti flessioni il numero dei laureati: 4260 lo scorso anno. «Purtroppo - ha affermato Giovanni Melis - soltanto il 60 per cento dei diplomati si iscrive all'Università. La leggera flessione degli immatricolati è in linea con il trend nazionale, ma il fenomeno è preoccupante. Tra l'altro anche la qualità della preparazione spesso non è buona e per questo abbiamo potenziato l'orientamento attraverso laboratori, corsi on line, attività di tutoraggio».
LA PRODUTTIVITÀ Negli ultimi anni è cresciuto il numero degli studenti che riescono a concludere regolarmente i corsi e sono diminuiti i fuori corso. È cresciuta anche la collaborazione con l'Ateneo di Sassari. «È in corso il potenziamento dei laboratori scientifici. Sono stati riorganizzati i 17 corsi di dottorato con la disponibilità di 141 borse di studio di cui 17 riservate a stranieri. Alcuni corsi sono realizzati con l'Università di Sassari. Tra i due Atenei c'è collaborazione per razionalizzare l'offerta formativa. Il tutto ovviamente nel pieno rispetto delle rispettive autonomie». Tra le novità annunciate dal Rettore c'è anche l'apertura delle biblioteche fino a mezzanotte.
AZIENDA OSPEDALIERA Giovanni Melis ha parlato anche del piano triennale che prevede investimenti per 75 milioni di euro. Non sono mancate le frecciate all'indirizzo dell'azienda ospedaliera universitaria: «Le incertezze sulla stabilità della governance , i fondi non spesi per il rinnovo tecnologico e per favorire il trasferimento delle cliniche a Monserrato dai locali non più adeguati del San Giovanni di Dio generano inefficienze organizzative e funzionali che incrementano il disavanzo di gestione a carico della collettività, vanificando i 20 milioni di euro di costo annuo del personale pagato dall'Università».
GLI STUDENTI I rappresentanti del personale non si sono presentati per protesta. C'erano invece gli studenti che hanno fatto sentire la loro voce con Valeria Lallai. Prima di leggere la relazione ha manifestato solidarietà con i lavoratori delle ditte d'appalto. Poi nel suo intervento ha polemizzato con la Regione sulla vicenda della sostituzione del rappresentante nel consiglio d'amministrazione dell'Ersu: «Eletto otto mesi fa dagli studenti, il quale non viene ufficializzato per ragioni strettamente legate a dinamiche politiche e equilibri tra i partiti». Valeria Lallai ha criticato il modello dell'università-azienda e i parametri richiesti dal ministero. «Ci state costringendo ad abbandonare tutto - ha concluso - a diventare migliori altrove, ad esportare il vostro e il nostro sapere». Alla ceriminia ha partecipato anche Francesco Pigliaru, indicato dal Pd nella corsa per la presidenza della Regione. «Sono qui nelle vesti di prorettore, non di candidato», ha puntualizzato prima di entrare nell'aula magna con la toga di ermellino.
Francesco Pintore