Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Consiglio, 1500 a caccia di 60 posti

Fonte: L'Unione Sarda
14 gennaio 2014

 

Presentate le liste, domani in campo i candidati governatori -

 

Restano fuori gli orfani di Beppe Grillo riuniti nel Nuovo Movimento Sardegna che non riescono a raccogliere un sufficiente numero di firme.


I partiti maggiori (almeno secondo le attuali rappresentanze) puntano sull'usato sicuro senza guardare alle inchieste giudiziarie e con qualche iniezione di novità. Sovranisti e autonomisti, al contrario, investono sull'innovazione introducendo, in qualche caso, minime infiltrazioni d'esperienza. Restano fuori gli orfani di Beppe Grillo riuniti nel Nuovo Movimento Sardegna che non riescono a raccogliere un sufficiente numero di firme e sono costretti, loro malgrado, a rinunciare non prima di aver accusato il leader di averli abbandonati.
Paradossalmente la lista Iride, onestà e progresso, anch'essa di ispirazione grillina, si salva grazie al sostegno tecnico di un esponente del Pd, partito costantemente sbeffeggiato dall'ex comico nel resto d'Italia. Un sostegno che ha consentito ai promotori della lista vicina ai meet up a cinque stelle di evitare la via crucis della raccolta delle firme. E di presentare l'ottavo candidato governatore: Michelangelo Serra .
Per ora sono circa 1500 candidati che ambiscono a uno dei 60 seggi in consiglio regionale in rappresentanza (in ogni circoscrizione varia il numero) di 29 liste associate ai candidati alla presidenza della Regione, per ora otto in attesa dell'ufficializzazione di mercoledì. Ma il condizionale è d'obbligo visto che ora i magistrati devono verificare la correttezza degli adempimenti formali prima di ammetterle alla competizione elettorale del prossimo 16 febbraio. Oltre a dover presentare gli elenchi in almeno sei circoscrizioni su otto, infatti, i partiti, a pena di esclusione, hanno dovuto inserire in ogni lista entrambi i generi e ciascuno dei due non può essere rappresentato in misura superiore a due terzi dei candidati.
Scendono in campo molti sindaci o ex sindaci (dal sassarese Gianfranco Ganau col Pd , a Umberto Oppus  con l'Udc, da Valter Piscedda  con il Pd a Fernando Codonesu  con Sel, sino al dorgalese Angelo Carta  che corre col Psd'az), ex presidenti di Provincia ( Roberto Deriu ), ex sindacalisti ( Giorgio Asuni , Mauro Pili presidente), restano in sella grandi vecchi della politica - come Mario Floris  e Giorgio Oppi - tornano, dopo pause più o meno lunghe, ex consiglieri in letargo (politico) come Giorgio Corona , ex forzitaliota della prima ora che correrà con l'Udc. Si registrano numerosi cambi di partito (l'ex Pd Valentina Sanna  è candidata con Comunidades, l'ex Riformatori Anna Maria Busia  si presenta con il Centro democratico, l'ex indipendentista Claudia Zuncheddu  con Sel, l'ex Idv Giovanni Dore  con i Rossomori). Si conferma - ma questa non è una novità - la tradizionale diaspora indipendentista con i movimenti in ordine sparso e senza Sardigna Natzione, che oggi spiegherà le ragioni della sua rinuncia alla competizione. Rifondazione e Comunisti italiani formalizzano invece la loro ritrovata unità presentandosi in lista assieme mentre è in campo la lista Zona Franca che fa capo a Maria Rosaria Randaccio . Incerta sino a tarda notte la presenza di Meris che ha tentato di essere presente in tutte le otto circoscrizioni ma probabilmente sarà escluso, come ha anticipato il leader Doddore Meloni , per l'esiguo numero di firme presentate.
Si discuterà, nei prossimi giorni, della candidatura degli indagati e di alcune esclusioni eccellenti, come quella di Gianvalerio Sanna , a cui il Pd (che ricandida in cima alla lista di Cagliari il capogruppo Giampaolo Diana ) non ha concesso la deroga al terzo mandato. Si parlerà dei malumori in Forza Italia, i sovranisti rivendicheranno la loro «pulizia morale» e proveranno l'exploit. Che, secondo i sondaggi, è tutt'altro che improbabile.
Fabio Manca