Rassegna Stampa

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Cagliari, l'annuncio del rettore Melis: "190 assunzioni e biblioteche aperte a mezzanotte"

Fonte: web SardegnaOggi.it
14 gennaio 2014

190 nuovi posti per docenti e tecnici, un piano triennale di investimenti per 75 milioni, tasse invariate e biblioteche aperte fino a mezzanotte. L’Università di Cagliari regge sull’offerta e lo sviluppo, nonostante i tagli nazionali. Ma nell’isola quattro studenti su dieci si fermano al diploma delle superiori.

CAGLIARI - I numeri, prima di tutto: 5284 studenti nel 2013 risultano esonerati dal pagamento delle tasse, rappresentano il 19,4 per cento del mondo universitario. Iscritti in leggero calo – toccano quota 29056 – 3790 i nuovi immatricolati e 4260 laureati negli ultimi dodici mesi. In calo i fuori corso (43,4 per cento, nel 2012 erano il 43,7). Tre universitari su quattro si dicono soddisfatti dell’offerta didattica e formativa. Queste le cifre “positive” rese note dall’Ateneo cagliaritano in occasione dell’inaugurazione del 393esimo Anno accademico. I numeri preoccupanti non mancano: il quaranta per cento di ragazzi e ragazze diplomati non inizia la carriera universitaria. E il fondo di finanziamento ordinario per le università, a livello nazionale, crolla da 7,5 a 6,5 miliardi, indebolendo anche il “portafoglio” dell’Ateneo cagliaritano.

Nonostante il periodo tendente al nero, l’Università di Cagliari riesce a dare una risposta positiva ai tanti ricercatori, dotati di abilitazione scientifica, ma ancora lavoratori precari. A breve partono quasi duecento concorsi: 120 per cattedre di professore associato, 40 per docente ordinario, quattordici nuovi contratti per ricercatori di tipo B e sedici per incarichi nel ramo tecnico-amministrativo. Tutte novità legate al ricco piatto economico del piano triennale degli investimenti: 75 milioni tondi anche per potenziare le strutture didattiche e della ricerca, le manutenzioni e la sicurezza.

“Dobbiamo fare i conti con tagli esorbitanti provenienti dal governo nazionale, ai quali si aggiunge il blocco degli stipendi da quattro anni, siamo l’unica pubblica amministrazione il cui finanziamento è rapportato ai risultati. La politica regionale e le forze sociali devono prestare attenzione a tutto ciò, per fermare questa spirale negativa legata a tagli a finanziamenti e pianta organica. Vanno garantiti meriti che riconoscano pari opportunità, non penalizzando gli atenei del sud Italia”, esordisce il rettore Giovanni Melis. Fortunatamente “abbiamo i conti in regola, portiamo investimenti per 75 milioni, sta partendo il nuovo blocco didattico e scientifico a Monserrato, nei prossimi mesi via anche alla ristrutturazione della clinica Macciotta”.

E il Magnifico si intrattiene proprio “sul versante della sanità, all’azienda mista serve una nuova governance. Pesano limiti forti nell’opera dell’azienda ospedaliero universitaria, alla base di un malcontento generale. I fondi non spesi per rinnovo tecnologico e aiuto nel trasferimento delle cliniche nell’area del Policlinico universitario aumentano il disavanzo di gestione a carico di tutti i cittadini e rendono inutili i venti milioni annui spesi per il personale pagato dalla stessa università”. Il rettore è sicuro: “Sulla sanità è in atto una grande rivoluzione, sta prendendo forma il progetto del grande ospedale universitario a Monserrato, presenti già chirurgia, neonatologia e ginecologia, entro il mese sarà attiva anche la pediatria. Dobbiamo appaltare il nuovo blocco R, 40 milioni di fondi Cipe dove far convergere tutte le altre strutture, incluso il pronto soccorso”.

Melis pone l’accento anche “sul quaranta per cento di diplomati che non si iscrivono all’università e sulla qualità della preparazione di chi entra come matricola in una facoltà, inferiore rispetto a altri atenei italiani. Nella metà delle facoltà operano comunque gruppi di eccellenza, con l’assessorato regionale al Lavoro portiamo avanti attività di apprendistato”, ricorda il Rettore, “settanta studenti volontari discutono con degli esperti le modalità per creare idee imprenditoriali e di sviluppo”.
Tra quattro settimane dalle urne uscirà il nome del nuovo governatore o governatrice della Sardegna: “Chiunque vinca dovrà dare il giusto e indispensabile supporto al mondo dell’università”, dice perentorio Melis. Università che, nel frattempo, potenzia i servizi alla didattica: a breve via alla sperimentazione delle biblioteche aperte fino alla mezzanotte. Nel corso del 2014 taglio del nastro previsto per la nuova biblioteca centrale di ingegneria e architettura, nel 2015 disponibili anche nuovi spazi a Monserrato per accentrare le attività del palazzo delle scienze, dell’istituto di biologia e di geologia.