Piazza Giovanni Per 13 operai licenziati 10 giorni fa
Natale senza lavoro e senza gli stipendi arretrati per i 13 operai del cantiere del Parco della musica licenziati il 10 dicembre scorso. Dopo aver lavorato per mesi alle dipendenze dell'impresa edile Gi.Bi di Carbonia, i lavoratori erano stati messi da parte a seguito della risoluzione del contratto di subappalto che legava la loro impresa al consorzio Pmc (costituito dalle ditte De Sanctis e Simec Sistemi).
Spinti dalla disperazione, i disoccupati avevano dato vita a un sit-in davanti ai cancelli del cantiere riuscendo a strappare ai rappresentanti del consorzio due importanti promesse: pagamento degli stipendi di settembre, ottobre e novembre e riassunzione per alcuni di loro. Vertenza chiusa? Neanche per sogno. «Quelle promesse non sono state mantenute», denuncia il sindacalista che segue la vertenza, Chicco Cordeddu (Fillea Cgil).
Risultato: i 13 operai trascorreranno un Natale triste, senza lavoro. Con la rescissione del contratto di subappalto, l'onere di pagare gli arretrati è competenza del consorzio Pmc che però non ha ancora adempiuto al suo obbligo. «Purtroppo liquidare gli operai non è semplice», si giustifica Franco Fusco, rappresentate della De Sanctis. «Ci sono tempi tecnici da rispettare e non possiamo disporre automaticamente delle somme necessarie. Ma posso assicurare che stiamo facendo il possibile per venire in contro ai lavoratori. Ciò che è capitato è increscioso, ma non abbiamo colpe». Fusco ha annunciato che presto verrà autorizzato il pagamento dell'ultima tranche di stipendi arretrati, ma non se l'è sentita di garantire che i soldi arriveranno entro Natale. Pessimismo anche sul fronte delle riassunzioni. «Il reintegro non è un nostro obbligo», chiarisce l'ingegnere, «ma stiamo facendo il possibile. Il problema è che i lavori sono in dirittura d'arrivo». (p. l.)
21/12/2008