Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Situazione irrimediabile»

Fonte: L'Unione Sarda
7 gennaio 2014

L'agronomo: gli alberi spariranno tutti, il destino è segnato - Ettore Crobu: «Da noi non esiste un antagonista naturale al coleottero»

 

«Tutte le palme spariranno, il loro destino è ormai segnato. Nel nostro ambiente non esiste un antagonista naturale del punteruolo e non ci sono neanche soldi per portare avanti una lotta seria contro questo coleottero». Ettore Crobu, presidente dell'Ordine dei dottori agronomi della Provincia di Cagliari, è molto preoccupato. «Le palme malate sono spacciate, per le altre si può tentare di fare prevenzione utilizzando repellenti ma i costi per un intervento a tappeto sono elevatissimi. La realtà è che servirebbero ingenti risorse europee».
Pessimista anche Antonino Soddu, agronomo e ricercatore dell'agenzia regionale Agris. «La situazione è sfuggita di mano. Le palme malate difficilmente potranno essere salvate. Non resta che tentare di contenere il più possibile l'infestazione. In Sardegna abbiamo il meglio ma da alcuni anni sta arrivando solo il peggio. Nei porti i controlli sono minimi e andrebbero intensificati». Il punteruolo, infatti, non è l'unica piaga esotica involontariamente importata. «Ce ne sono tante altre, a cominciare dal giacinto d'acqua».
Soddu lancia il monito. «Le palme malate “decapitate” non devono restare al loro posto come dei totem. Sbagliato anche farle a pezzi e abbandonarle in campagna». In questo modo non si fa altro che agevolare la diffusione del coleottero killer perché le uova si schiudono, le larve diventano adulte e volano via in cerca di nuove palme da infestare. «Bisogna assolutamente tritare i resti e poi bruciarli». «Anche i privati», conclude, «possono fare prevenzione nei loro giardini, bagnando le palme dall'alto con acqua e varechina». (p.l.)