Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Irregolarità negli appalti pubblici»

Fonte: L'Unione Sarda
7 gennaio 2014

- Enrico Lobina (FedSin)

 

In città vengono rispettate tutte le norme in materia di appalti pubblici? È quello che si chiede il consigliere comunale Enrico Lobina (Federazione sinistra-Rossomori), rivolgendo il problema al sindaco e agli assessori competenti per avere alcuni chiarimenti.
IL PROTOCOLLO D'INTESA Nel novembre 2011 la Direzione territoriale del lavoro, l'Inps, la Provincia di Cagliari e del Medio Campidano, le Confcooperative, Legacoop, Cgil e Cisl hanno firmato un “Protocollo d'intesa in materia di appalti pubblici”. L'accordo prevede l'utilizzo di appaltatori che applichino le regole previste dal settore, verificando la regolarità dei pagamenti del personale; si sottoscrivano delle clausole di rescissione contrattuale in caso di irregolarità delle condizioni di lavoro; vengano definiti i requisiti di capacità tecnica ed economica per poter partecipare alle gare d'appalto;
CASI SOSPETTI Dalle indagini effettuate da Lobina sarebbe emerso che molti di questi aspetti non vengono rispettati. In particolare il consigliere mette in evidenza questi casi: «L'apertura d'una procedura per l'affidamento di servizi educativi negli asili nido incongruente: la base economica non copre neanche le spese per il personale; risulterebbe che un procedimento simile sia stato strutturato per l'affidamento di alcuni servizi nella casa di riposo di Terramaini». Secondo il consigliere comunale, «sembrerebbe inoltre che il capitolato d'appalto per la gestione dei servizi di archivio storico e sistema bibliotecario comunale non faccia alcun riferimento alla necessità di applicare il contratto di settore». Infine Lobina evidenzia un altro caso di perdita di salario per l'utilizzo di un diverso contratto nell'ultimo cantiere sugli Infopoint.
I CONTROLLI Ispettorato del lavoro, Guardia di Finanza e Carabinieri sono solo alcune figure istituzionali che si possono occupare di verificare eventuali irregolarità nel settore. «Pur non avendo un ruolo preciso - scrive Lobina -, la Polizia municipale potrebbe segnalare situazioni dubbie». (g.o.)