Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Circoscrizioni, pioggia di cause: 77 ex consiglieri contro il Comune

Fonte: L'Unione Sarda
7 gennaio 2014

- L'amministrazione chiede indietro complessivamente 300 mila euro

 

Per il Comune sono almeno 77 i consiglieri circoscrizionali che dovranno aprire il portafoglio: per dieci anni hanno ricevuto un gettone da 25 euro, mentre secondo gli uffici municipali - dopo l'annullamento da parte del Tar della delibera con cui si ritoccavano i gli stipendi nelle vecchie assemblee di quartiere - ne avrebbero dovuto guadagnare solo 23. Un conto che, moltiplicato per le sei circoscrizioni, arriva fino a circa 300mila euro, riferiti alle ultime due consiliature. Peccato però che i consiglieri siano di avviso opposto: secondo loro gli uffici sbagliano, e anzi è proprio il Comune a dover sborsare gli arretrati. C'è chi ha chiesto più di 20mila euro per i quinquenni 2001-2006 e 2006-2011.
BRACCIO DI FERRO Un braccio di ferro da centinaia di migliaia di euro che per ora è alle battute iniziali. Nei prossimi giorni verranno consegnate tutte le raccomandate con le richieste relative alla prima consiliatura. In ballo ci sono circa 90mila euro. Poi saranno inviate le comunicazione della seconda e il conto salirà di certo, almeno fino a 300mila euro. E anche il numero di politici coinvolti è destinato ad aumentare.
LA PROVOCAZIONE Per alcuni si tratta di poche centinaia di euro. «Ma restituirò tutto in monete da un centesimo», annuncia provocatoriamente l'ex presidente della prima circoscrizione Gianfranco Carboni. Altri dovranno restituire cifre più importanti, che arrivano fino ai mille euro. Questo perché dopo la sentenza del Tar (che ha annullato la delibera 99 del 2001) il Comune ha ricalcolato i gettoni sulla base di un regolamento precedente (la delibera 52 del 2000). Secondo Tonio Raspino il Comune non può chiedere indietro i soldi guadagnati 10 anni fa: «La consiliatura 2001-2006 va esclusa dai conteggi. In generale questi provvedimenti non possono essere retroattivi: noi abbiamo già pagato le tasse in base a quegli stipendi. E ora come facciamo?».
CONTESA GIURIDICA Per gli ex consiglieri circoscrizionali invece si sarebbe dovuto applicare l'articolo 8 del decreto ministeriale 119 del 2000: i guadagni dovevano essere la metà rispetto a quelli dei consiglieri comunali. Non solo. Nella seconda metà della consiliatura 2006-2011, l'amministrazione stabilì illegittimamente (secondo loro) un tetto di 5 gettoni, a prescindere dal numero effettivo di presenze in un mese. Quindi in tanti hanno partecipato a più riunioni senza però essere pagati. E ora chiedono che Palazzo Bacaredda paghi il debito.
PRIME CAUSE In tribunale sono state presentate le prime cause. Che adesso tutti e 77 i consiglieri guardano con grande attenzione, perché gli esiti serviranno a chiarire una volta per tutte chi è il creditore e chi il debitore. Al momento però per il Servizio Affari generali - che ha seguito la stessa linea difensiva dell'Avvocatura - i vecchi componenti delle assemblee di quartiere devono quelle cifre ed ecco il perché delle richieste di pagamento. «Se il Comune si fosse dimostrato disponibile, si sarebbe anche potuto trovare un accordo, ma di fronte a questo muro di gomma siamo costretti ad andare avanti. A breve convocheremo un'assemblea con tutti i consiglieri coinvolti», spiega Vasco Cogotti, ex rappresentante del Pd nel Centro storico. Insomma: la battaglia è appena all'inizio.
Michele Ruffi