Da oggi scattano astensioni in tutti i settori, dai trasporti agli avvocati

Anno nuovo, disagi vecchi. Gennaio sarà un mese caldissimo e non certo sul fronte climatico, bensì su quello delle vertenze sindacali. Le proteste riguarderanno numerosi settori e sfoceranno in una vera e propria ondata di scioperi nazionali che minacciano di rendere la vita difficile anche ai cagliaritani.
Si comincia oggi, 7 gennaio, con le telecomunicazioni. I dipendenti di Telecom aderenti alla Cisal daranno il via a uno stato di agitazione che prevede braccia incrociate nell'ultima ora del turno fino al 31 gennaio. Il fitto calendario di scioperi sarebbe dovuto proseguire domani, mercoledì 8 gennaio, con lo sciopero dei controllori del traffico aereo indetto dall'Anpcat ma per il momento è stato sospeso e posticipato al 21 febbraio.
Confermato, invece, lo sciopero di giovedì, dalle 12 alle 16, indetto dalla sigla Usb Lavoro privato che riguarderà i dipendenti degli aeroporti milanesi di Malpensa e Linate, con possibili disagi anche per gli emigrati sardi che si troveranno a transitare nei due scali del capoluogo lombardo e per chi dall'Isola vorrà raggiungere il Nord. Il 18 gennaio ancora possibili disagi per chi viaggia in aereo: incrocerà le braccia il personale di cabina della compagnia EasyJet. I dipendenti di Meridiana si fermeranno invece il 29 gennaio, per ben 24 ore.
Trasporto pubblico locale a rischio il 24. La protesta rallenterà autobus e metro ma sempre nel rispetto delle cosiddette "fasce di garanzia" per non penalizzare ulteriormente studenti e lavoratori pendolari. A scioperare questo mese saranno infine gli avvocati. La protesta organizzata dall'Unione delle Camere Penali italiane è fissata per lunedì prossimo, 13 gennaio. Fino a mercoledì 15 saranno dunque a rischio le udienze. Dopo la pausa natalizia, insomma, si prevede una nuova raffica di stop con disagi che si preannunciano pesanti.

(p. l.)