Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I saldi per salvare la stagione

Fonte: L'Unione Sarda
3 gennaio 2014

 

Da domani le vendite al ribasso, 310 euro a famiglia - Confcommercio: in città si spenderà di più rispetto alla media sarda (280 euro)

 

Partono ufficialmente domani mattina i saldi, che andranno avanti per due mesi. Le associazioni di categoria sperano di risollevare una stagione drammatica. «Subito ribassi del 40 per cento».


Il conto alla rovescia sta per finire, da domani iniziano ufficialmente i saldi. Sessanta giorni di prezzi al ribasso per recuperare gli affari mancati e cercare di risollevare i fatturati in caduta libera. A ventiquattr'ore dalla partenza le associazioni di categoria fanno previsioni non troppo incoraggianti, i commercianti si aggrappano a un cauto ottimismo.
È TUTTO PRONTO Tra le vie dello shopping è tutto pronto: la merce disposta con ordine sugli scaffali, vetrine tirate a lucido e slogan invitanti per attirare i clienti. Ma sono pochissimi ad aver aspettato lo start imposto dalla Regione. Già dalla prima settimana di dicembre alle casse si viaggia su una media del meno venti per cento. I due mesi di saldi, da domani, coinvolgeranno 4.483 esercizi commerciali in tutta l'Isola, tra negozi di abbigliamento, calzature e accessori. Sotto la lente anche i mercati sulle aree pubbliche e le medie e grandi strutture di vendita.
BUDGET RIDOTTO La tredicesima fatta fuori dalla Tares schizzata alle stelle non sembra lasciare grandi margini di manovra. Ogni famiglia spenderà 280 euro (contro i 340 della media nazionale), secondo le stime dell'Ufficio studi di Confcommercio Sardegna, effettuate con la collaborazione di Cdc & Partners. Il fatturato totale nei due mesi di ribassi si dovrebbe aggirare intorno ai duecento milioni di euro (pari al 18 per cento degli introiti annui del settore nell'Isola). I registratori di cassa arrugginiti dalla crisi senza fine non regaleranno troppe sorprese ai commercianti, secondo la Confcommercio: a Cagliari il budget sarà di 310 euro per famiglia, 305 a Sassari, 265 a Nuoro, 260 a Oristano.
SUBITO FORTI SCONTI «Si potranno fare acquisti interessanti», annuncia il presidente Agostino Cicalò. «Prevediamo sconti importanti, che in media si aggireranno da subito sul 40 per cento». La stagione nera del commercio è una certezza impietosa. «Siamo davanti a una situazione grave per i consumi, vista la difficoltà cronica in cui versano gli elementi fondamentali capaci di muoverli», commenta. «Anche per via di un reddito disponibile reale tornato ai livelli di 27 anni fa, unito a un sentimento negativo che vede ben il 66 per cento degli italiani sfiduciati».
STAGIONE NERA Dicembre è appena concluso, i bilanci di fine 2013 regalano un primato poco confortante: «È stato il peggior mese degli ultimi venti-trent'anni, in fatto di commercio», secondo la Confesercenti regionale. Il calo delle vendite generalizzato lascia spazio a qualche polemica. «Per come è applicata in Italia, probabilmente, la legge che regola i saldi è ormai obsoleta», osserva il presidente Marco Sulis. «Sono maturi i tempi per avviare un concreto e capillare dibattito nella categoria sulla necessità di un nuovo quadro normativo che possa prevedere anche sostanziali modifiche ai “saldi di fine stagione” come tradizionalmente intesi». E annuncia l'imminente sondaggio tra gli operatori del commercio, per raccogliere i loro pareri sull'attuale sistema che regola le vendite scontate di fine stagione. Nessuna previsione sulla spesa media dei cagliaritani, su quella nazionale la Fismo-Confesercenti azzarda un poco incoraggiante 155 euro a persona.
LE VIE DELLO SHOPPING Serrande abbassate e portafogli stretti, la crisi feroce ha cambiato il volto delle vie del centro. Via Garibaldi, via Manno, via Dante, via Alghero e via Roma non fa differenza. Dell'aria trepidante con cui i ribassi di fine stagione erano attesi anni fa non pare esser rimasta traccia. «La speranza è che dopo un lungo periodo così austero», si augura Cicalò, «i sardi non rinuncino al tradizionale e straordinario rito dei saldi, nonostante le preoccupazioni, la demoralizzazione e lo sconforto».
Sara Marci

Ci sarà un calo
del 12,5%
rispetto
a un anno fa

scenari

 

Le previsioni non promettono niente di buono, vendite in calo del 12,5 per cento di media rispetto ai saldi invernali dell'anno scorso. Solo il 35 per cento delle famiglie italiane prevede di fare qualche acquisto durante gli sconti di gennaio e febbraio contro il 40 per cento del 2013. Secondo le stime delle associazioni di categoria, i saldi spenderanno in media meno che nella Penisola: si calcola che l'investimento medio sarà di 280 euro (con le punte maggiori a Cagliari, fino a 310 euro), mentre nelle altre regioni si arriverà a 340 euro, con una spesa superiore nel Nord. (sa. ma.)

L'associazione
consumatori:
attenzione
alle fregature

Codacons

 

Con i saldi alle porte il rischio di andare incontro a fregature è in agguato. Il Codacons mette all'erta i consumatori e offre i consigli per fare buoni affari e prevenire i sempre possibili trabocchetti nascosti dietro le offerte al ribasso. Conservare sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l'articolo difettoso. E se il cambio non è possibile, si ha diritto alla restituzione dei soldi (non a un buono). Le vendite devono essere realmente di fine stagione e non fondi di magazzino. Mai fermarsi al primo negozio, per evitare brutte sorprese confrontare i prezzi di più esercizi è d'obbligo. Un occhio di riguardo alla qualità dei capi da mettere in busta è di rigore, come è consigliabile fare attenzione agli sconti superiori al metà prezzo.
Meglio non abbandonare i negozi di fiducia, mentre regola ferrea diventa evitare la merce in cui non c'è traccia del cartellino col prezzo vecchio. Carte di credito e bancomat valgono anche nei due mesi di saldi, nei negozi con l'adesivo ad hoc. E se gli avvertimenti non sono bastati, se si pensa di aver subito un torto non resta che rivolgersi al Codacons o chiamare i vigili. (sa.ma.)