Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'ira dei pescatori: «Stop al boicottaggio degli oristanesi»

Fonte: L'Unione Sarda
18 dicembre 2013


RICCIAI. Protesta in assessorato
 

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L'ultima battaglia della guerra dei ricci tra Cagliari e Oristano si è combattuta ieri mattina all'assessorato regionale dell'Agricoltura. Una cinquantina di pescatori ha invaso con furgoni e motoscafi al seguito il cortile della sede istituzionale in via Rockfeller. Un'occupazione lampo iniziata poco dopo le 9 per ottenere un colloquio con l'assessore Oscar Cherchi e denunciare il presunto boicottaggio dei colleghi oristanesi.
La pesca ai ricci in questo periodo si sposta infatti nelle acque di Putzu Idu, nel comune di San Vero Milis, ma, contestano i pescatori cagliaritani «da lunedì blocchi di cemento, cumuli di pietre e sabbia sbarrano l'unico scivolo che ci consente di ammarare le barche». Un segnale reso inequivocabile dalla scritta: “La prossima volta piombo”. Due giorni conclusi con le ceste vuote però sono troppi e, dopo le denunce cadute nel vuoto inoltrate a Carabinieri, Corpo Forestale, Capitaneria di Oristano e Polmare, i pescatori hanno deciso di alzare il tiro e portare la loro rabbia ai vertici della politica isolana. «Ci impediscono di lavorare, subiamo minacce e le forze dell'ordine non fanno niente per evitarlo - lamenta Enrico Gerina -, da quarant'anni, con grandi sacrifici, ci spingiamo fino al golfo di Oristano per pescare e ora per colpa di tre delinquenti un intero settore rischia la paralisi». Poco dopo le 10 l'assessore Cherchi riceve una delegazione di manifestanti. Un incontro durato trenta minuti nel quale però i pescatori non ottengono le risposte attese. Al termine del colloquio le facce sono scure e il gruppo prepara il trasferimento del presidio in piazza Palazzo. «È diventata una questione di ordine pubblico - avverte Gesuino Banchero - da portare davanti al Prefetto. Ma la nostra protesta è soltanto all'inizio. Se non dovessero ascoltarci passeremo ad azioni più radicali: occuperemo il mercato ittico bloccando ogni prodotto proveniente dall'Oristanese e siamo pronti a paralizzare il porto di Cagliari per conquistare l'attenzione che meritiamo». Le festività natalizie «sono il momento più importante della nostra stagione - dice Stefano Melis -siamo professionisti, abbiamo tutte le autorizzazioni, ma non possiamo portare il pane a casa».
A mezzogiorno i pescatori vengono richiamati in assessorato. Questa volta la fumata è bianca. La delegazione torna dai compagni con la promessa dell'assessore Cherchi: pieno sostegno di istituzioni e forze dell'ordine nel vigilare e prevenire altri atti di boicottaggio. La vertenza è sospesa e la pesca può riprendere.
Luca Mascia