Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Authority, Lupi indagato Il fascicolo inviato al Tribunale dei ministri

Fonte: L'Unione Sarda
18 dicembre 2013


PORTO. «Abuso d'ufficio» per la nomina di Massidda commissario
 

Vedi tutte le 3 foto
Il ministro Maurizio Lupi è indagato per abuso d'ufficio. Nominando Piergiorgio Massidda commissario straordinario dell'Autorità portuale, potrebbe aver commesso un reato nell'esercizio delle sue funzioni. La Procura della Repubblica di Cagliari ha trasmesso al Collegio ad hoc il fascicolo aperto dopo la denuncia presentata da Massimo Deiana sulla vicenda. Ora il Tribunale dei ministri (competente per illeciti contestati a un parlamentare o a un componente del governo, istituito presso il tribunale del capoluogo del distretto di corte d'appello competente) dovrà occuparsi delle indagini preliminari. Se non deciderà di archiviare il caso, dovrà chiedere alla Camera dei deputati l'autorizzazione a procedere. E solo a quel punto il fascicolo tornerebbe alla Procura di Cagliari. È la prima volta che succede una cosa simile.
LE TAPPE La vicenda è nota. Il 23 settembre 2011, Massidda, medico fisiatra, ex senatore del Pdl, viene indicato come presidente dell'Authority cagliaritana. Deiana, docente di diritto della Navigazione e aspirante anche lui a ricoprire quell'incarico, fa ricorso al Tar e lo perde. Non si arrende, si appella al Consiglio di Stato e, a settembre di quest'anno, vince formalmente la sua battaglia. Secondo i giudici Massidda non ha i requisiti.
IL VERDETTO In una sentenza di oltre venti pagine spiegano che «l'indubbia fiduciarietà della nomina non può essere ancorata a criteri personali, amicali o di militanza partitica. E la scelta non può concernere un soggetto che non sia realmente un esperto in possesso della massima e comprovata qualificazione...». Aggiungono che per quanto riguarda le esperienze fatte da Massidda nella commissione Trasporti della Camera e in quella analoga della Provincia, «si sarebbe trattato di un artificioso tentativo di acquisire qualche modesto titolo formale di un'inesistente competenza...». Insomma, «siccome non si trattava della presidenza di un'agenzia sanitaria o socio-assistenziale, si deve concludere per l'illegittimità della designazione».
LA REAZIONE Massidda comunque non molla, si rivolge alla Cassazione (per eccesso di giurisdizione) e va avanti, «tutti i giorni in ufficio, pur senza firmare atti né prendere stipendio», fino a quando, due mesi dopo, a fine novembre scorso, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, Pdl, firma (il 26 novembre scorso) il decreto che lo nomina commissario straordinario, per un periodo non superiore a sei mesi, «esercitando i poteri e le attribuzioni del presidente dell'ente».
IL DECRETO Spiega il ministro che anche il suo ufficio «ha manifestato la volontà di agire in giudizio presso la Corte di cassazione avverso la sentenza del Consiglio di Stato».Prende atto e «ottempera», ritenendo Massidda decaduto dall'incarico di presidente, ma siccome è necessario trovare un “supplente”, e considerato che Massidda aveva «già avviato una serie di iniziative volte allo sviluppo del porto... che rilevanti categorie di lavoratori e imprenditori operanti nel territorio sardo e nazionale hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto e formulato l'auspicio che lo stesso potesse concludere le iniziative... valutato che Massidda è in possesso delle capacità e competenze per assumere l'incarico di commissario straordinario e possa fornire continuità all'azione amministrativa... e che anche la Regione si è formalmente espressa sull'opportunità», insomma, decide appunto di nominare Massidda commissario straordinario. A questo punto Deiana presenta un esposto in Procura, segnalando «il carattere sostanzialmente elusivo del decreto rispetto al provvedimento del Consiglio di Stato».
Cristina Cossu