Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sfila la rabbia degli ambulanti

Fonte: L'Unione Sarda
3 dicembre 2013

Nel mirino le scelte del Comune per il Mercatino di Natale di piazza Del Carmine
 

Quaranta furgoni mandano in tilt il traffico nel centro
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«Bloccheremo il traffico». Sembrava solo una provocazione finalizzata a mettere pressione agli amministratori, invece ieri la minaccia è diventata realtà. Gli ambulanti dell'Avas, esclusi dal bando per il mercatino natalizio di piazza del Carmine, sono passati ai fatti. Tra le 9,30 e le 11 hanno mandato in tilt la viabilità sfilando a passo d'uomo sul lastricato di via Roma con quaranta furgoni. Una protesta vibrante che, unita alla pioggia, ha fatalmente paralizzato il centro.
Il corteo è partito alle 9 da piazza dei Centomila. I disagi sono stati immediati. Tensione in piazza Deffenu, dove gli ambulanti, supportati dai familiari, hanno posizionato di traverso i mezzi creando scompiglio tra gli automobilisti increduli e mettendo in imbarazzo le forze dell'ordine, sorprese dal blitz.
Oggetto del contendere: l'assegnazione degli spazi di vendita (60 il numero massimo) in piazza del Carmine per l'edizione 2013 del mercatino natalizio (dal 6 al 26 dicembre) che un tempo si svolgeva nei giardinetti di via Roma sotto l'egida della Bancarella d'Oro. Di fronte ai portici è tornato la calma solo quando una delegazione è stata ricevuta da un funzionario dell'assessorato alle Attività produttive. Ma la soluzione non è stata trovata, per cui nei prossimi giorni potrebbero verificarsi altri disordini.
La gara indetta dal Comune ha coinvolto due gruppi, quelli che fanno capo all'Avas (Associazione venditori ambulanti sardi) presieduta da Antonella Loche e gli aderenti al sindacato Ulaas (Unione lavoratori autonomi ambulanti sardi) di Vincenzo Pandolfi. L'Avas è stata subito esclusa (numero di ambulanti inferiore alla soglia minima consentita). L'Ulaas ha vinto il bando, ma poi è stata dichiarata "decaduta" per il mancato rispetto della direttiva sulle tipologie merceologiche (pochi stand di alimentari). Risultato: il bando si è concluso con un nulla di fatto e per salvare il mercatino l'Amministrazione comunale ha proposto alle associazioni di spartirsi la piazza. Più facile a dirsi che a farsi perché tra i due gruppi non corre buon sangue. La portavoce dell'Avas, Loche, preferisce usare il termine “incompatibilità”. «Insieme non possiamo stare, o noi o loro», dice, «al Comune abbiamo chiesto di poter lavorare da soli in via Roma o in piazza Matteotti. È questa l'unica soluzione possibile».
Nel frattempo l'Ulaas è pronta a montare i suoi gazebo in piazza del Carmine. «Il materiale è già arrivato», riferisce il leader storico Pandolfi, «non appena la pioggia cesserà allestiremo. Ma l'assessore dovrebbe leggere meglio la documentazione prima di asserire che non abbiamo le carte in regola. La verità è che siamo “decaduti” ingiustamente, dopo aver ampiamente dimostrato, esibendo la carta d'identità di ogni nostro singolo iscritto, di avere tutti i requisiti necessari per aggiudicarci il bando».
Paolo Loche