Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Non vogliamo fare gli esattori dell'esecutivo»

Fonte: L'Unione Sarda
3 dicembre 2013

I SINDACI. Il presidente dell'Anci
 

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I Comuni sardi non digeriscono la beffa: la copertura da parte dello Stato di solo metà dell'aumento dell'aliquota Imu fa male come uno schiaffo. Il cosiddetto extragettito sarà infatti restituito solo al 60% mentre per il restante 40 a pagare dovranno essere le famiglie italiane. «Nessun governo può permettersi di andare contro gli interessi dei cittadini e quindi di coloro che li rappresentano, ovvero i Comuni», lamenta Cristiano Erriu, presidente regionale dell'Anci, l'associazione nazionale dei Comuni. «Non vogliamo essere gli esattori dell'esecutivo».
GLI IMPEGNI Il rappresentante dell'Anci Sardegna spiega che «in questo modo si sta abusando della pazienza dei contribuenti e a farne le spese saranno anche gli amministratori locali. Il governo, d'altra parte, sembra non curarsi del comportamento dei sindaci, che hanno dimostrato responsabilità e spirito propositivo», osserva ancora Erriu. Il presidente regionale dell'Anci ricorda che il presidente del Consiglio, Enrico Letta, «assunse due espliciti impegni riguardo all'imposta sulla casa: i contribuenti non avrebbero più pagato l'Imu nel 2013 e ai Comuni sarebbe stato garantito l'identico importo per poter assicurare l'erogazione di servizi essenziali ai cittadini. Mi sembra chiaro», polemizza Cristiano Erriu, «che non sia stato dato corso agli impegni assunti».
LA STANGATA Riportando il problema ai numeri, secondo una recente indagine della Uil, la decisione di far pagare ai contribuenti il 50% dell'aumento delle aliquote Imu sulle prime case - aliquote decise dai Comuni nel 2013 - porterebbe a una mini stangata. Per il sindacato si tratterebbe di 42 euro medi per i residenti nei Comuni che quest'anno hanno appunto deciso gli incrementi delle stesse aliquote.
Lanfranco Olivieri