Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Imu, si paga in 14 Comuni sardi

Fonte: L'Unione Sarda
3 dicembre 2013


PRIMA CASA. C'è tempo fino a lunedì per deliberare l'aumento delle aliquote. Caos nei Caf
 

Ma possono aumentare i centri che riscuoteranno la tassa
Regna la confusione più totale sul pagamento della mini Imu. Il numero esatto dei Comuni che chiederanno ai proprietari di prima casa di pagare, il prossimo 16 gennaio, il 40% della differenza tra aliquota standard e quella comunale, si potrà scoprire solo lunedì prossimo, con la pubblicazione definitiva delle delibere. L'elenco è in continuo aggiornamento, ma ci sarebbero per ora anche 14 Comuni sardi tra i quasi 2.400 che nel 2012 e quest'anno hanno rimodulato al rialzo l'aliquota base (del 4 per mille) sulla prima abitazione. Secondo un decreto firmato il 30 novembre scorso dal ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, sono stati sospesi i versamenti e gli adempimenti fiscali per tutti coloro che, invece, risiedono nelle zone colpite dall'alluvione (inserite nell'ordinanza regionale numero 3 del commissario delegato per l'emergenza, del 22 novembre scorso).
LE COPERTURE Intanto, si azzardano teorie su rimborsi o passi indietro del governo, che pare stia valutando la possibilità di reperire in altro modo i fondi. Per avere notizie certe si dovrà attendere il decreto legge e la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale. «Si è creato un macello. In attesa dell'approvazione», spiega il responsabile regionale del Caf Cisl, Roberto Salone, «se il governo riuscisse a recuperare altre risorse, potrebbe anche decidere di investirle. In questo caso, quel 40% potrebbe essere ridotto o, addirittura, annullato». La preoccupazione maggiore resta sui pagamenti per le seconde case e gli altri immobili. «Il problema», aggiunge Salone, «sono le delibere comunali, approvate fino al 30 novembre scorso, che i Comuni dovranno pubblicare entro il 9 dicembre. In queste condizioni, possiamo solo aspettare».
CONFUSIONE L'incertezza su una copertura finanziaria per tutti quei Comuni che si trovano in difficoltà economica potrebbe aprire scenari differenti. «C'è una confusione a 360°. Personalmente», sottolinea il responsabile regionale normativo del Caf Cgil, Gianfranco Putzu, «dubito che si possano recuperare fino a 400 milioni di euro in altro modo. Comunque, se si dovesse trovare la copertura finanziaria alternativa, ci sarebbe un forte rischio di ricorsi. I Comuni in difficoltà, che si sono visti ridurre i trasferimenti statali e che non hanno aumentato le aliquote, potrebbero protestare. Si dovrebbe dare loro del tempo per aggiustare tutti i bilanci e riportare le aliquote allo stato originario».
LA POLEMICA Il decreto che consente la cancellazione dell'Imu per la prima casa viene definito dal senatore Luciano Uras, capogruppo di Sel in commissione bilancio, «un pasticcio annunciato. Si tratta di un disastro che poteva essere evitato, adottando un minimo di buon senso che da tempo non contraddistingue più la politica fiscale di questo Paese. Regalare “bufale” a tempo, significa far vivere i cittadini nell'incertezza. Le famiglie, già in ginocchio, non potranno passare neppure un sereno Natale, perché non sanno quanto e come dovranno pagare la mini Imu».
Eleonora Bullegas