Rassegna Stampa

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Lirico verso il commissariamento, venerdì riunione del cda

Fonte: web cagliaripad.it
28 novembre 2013

27 Novembre 2013 ore 20:33

 

Consiglio dimezzato: Gilberto Arru e Cristiano Cincotti hanno lasciato l'incarico proprio all'inizio di questa settimana. Possibile l’arrivo del commissario, ma non sono esclusi altri colpi di scena


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Per il Teatro Lirico è il momento della verità. Problemi per gli stipendi dei lavoratori e venerdì pomeriggio il Consiglio d'amministrazione dovrà esaminare la situazione della Fondazione alla luce delle sentenze del Tar. Al Consiglio di amministrazione fissato, per il 29 novembre alle 18.30, non ci saranno però i dimissionari Gilberto Arru e Cristiano Cincotti: i due componenti hanno lasciato l'incarico proprio all'inizio di questa settimana.

   Domani un'altra giornata chiave perché si parlerà della Fondazione anche in Consiglio comunale: ci dovrebbe essere pure una delegazione di dipendenti. L'ipotesi commissariamento, anche tenendo conto delle defezioni nel Cda, al momento sembra la più gettonata. Ma non sono esclusi colpi di scena. Per quanto riguarda la riunione del Cda i primi due punti all'ordine del giorno sono fondamentali: esame della situazione dopo le sentenze del Tar, quelle che hanno annullato  gli atti di nomina della Crivellenti. E poi esame del contratto della Soprintendente.

   Non da poco anche i successivi punti, sempre legati alle decisioni del giudice del tribunale amministrativo: riguardano la presa d'atto della nomina del consigliere Giorgio Baggiani e la posizione di Corrado Cabras. Anche per la riunione del Cda di venerdì è prevista la presenza in Teatro di una delegazione di lavoratori. I sindacati hanno già espresso, oltre alla preoccupazione per gli stipendi, anche il loro no al commissariamento: secondo i lavoratori la strada più semplice è la prosecuzione dell'iter della manifestazione d'interesse con l'esame delle candidature pervenute. La situazione era precipitata con la nomina, l'1 ottobre del 2012, della Crivellenti. Da allora sempre tensione, polemiche e ricorsi al Tar di due candidati esclusi. Poi sfociati nelle ultime sentenze terremoto.